Albertowinelover visita la Cantina Eredi dei Papi a Monte Compatri

Chiara e Lorenzo Iacoponi sono due ragazzi giovani ma hanno già ben chiaro cosa fare. Lorenzo, neo enologo ha impostato la rotta della nave e Chiara, sua sorella, è molto brava ad amministrarla.

Arrivato a Monte Compatri, non sfugge il cancello con le due insegne dell’azienda. Percorro il viale in salita che curva leggermente verso destra e arrivo di fronte a un bel casale. Mi accoglie Chiara con grande ospitalità e mi conduce nella parte posteriore del casale dove c’è la zona di lavorazione del vino. Dei tini in acciaio e vicino delle barriques in rovere, Chiara ne apre una e spilla un pò di vino e lo mette in un calice per farmelo provare. E’ uno Shyrah del 2019, il NERALBO che è stato vendemmiato con una resa molto bassa, esattamente circa 30 quintali per ettaro, un vero elisir. Essendo ancora molto giovane il tannino è decisamente vivace ed è per questo che farà un pò di affinamento in legno ma non troppo per non stravolgerne la complessità e i sentori tipici del vitigno.

Poi abbiamo visto il nuovo prodotto, Lorenzo lo chiama esperimento, di Eredi dei Papi cioè il metodo classico fatto con uve di Montepulciano vinificato in bianco. Il risultato è uno spumante color rosato tendente al rame. Di questo ne vorrei parlare in modo più approfondito dopo che lo avrò provato.

A seguire abbiamo fatto un giro in vigna dove ho potuto ammirare l’allevamento a gouiot della Malvasia puntata del Lazio, oltre al Grechetto, il Syrah e infine il Montepulciano, che sono allevati sempre con uve selezionate e con rese molto basse a beneficio della qualità del prodotto finale.

Infatti l’obbiettivo che si sono prefissati Lorenzo e Chiara è quello di produrre vino di grande qualità, valorizzare il territorio e farsi conoscere nello scenario enologico nazionale e internazionale.

Mentre il sole al tramonto tingeva ancor più di rosso il fogliame della vite, che si accinge a cadere dalle piante, siamo andati a vedere gli altri vini nella sala dove sono esposti. Le bottiglie risaltano per le etichette che personalmente, ho trovato bellissime! Hanno dei disegni geometrici impreziositi da un effetto metal a rilievo che al tatto risulta molto gradevole.

I vini sono, partendo dai bianchi:

  • ALBAGIA, DOC ROMA MALVASIA PUNTINTA è prodotto con uve selezionate di Malvasia Puntinata in purezza.E’ un vino aromatico, complesso e persistente, caratterizzato da grande eleganza e senza mai essere eccessivo. Un vino prezioso per accompagnare un pasto importante. Io lo trovo superlativo.
  • SCHIETTO, IGT LAZIO GRECHETTO 100% Grechetto del Lazio, mineralità, pungenza, sapidità. Inaspettata è invece l’aromaticità e la morbidezza, non comuni in questa varietà ma caratteristiche particolari dello specifico clone di Grechetto di Eredi dei Papi.
  • CAPARBIO, IGT LAZIO BIANCO è un blend 50% Malvasia Puntinata e 50% Grechetto rinforza le peculiarità dei due uvaggi che lo compongono offrendo un’insolita esperienza di degustazione. Mineralità e pungenza, aromaticità e persistenza si alternano in un gioco di ossidazione di Caparbio nel calice.

Per i rossi:

  • COMPOSTO, IGT LAZIO ROSSO Blend di uve selezionate di Syrah, Cabernet Franc e Merlot, Composto è un vino rosso dall’anima speziata estremamente attuale ed equilibrato in quelle che sono le sue caratteristiche sensoriali. Un anno di affinamento in acciaio ed un breve passaggio di due mesi in legno hanno reso Composto un vino rosso che, con la dovuta educazione, vi… scomporrà!
  • NERALBO, SYRAH affinamento in botti di rovere di secondo e terzo passaggio. Edizione limitata, poco più di 480 bottiglie. Lo sapete che significa? Ne sono rimaste poche e chi le avrà tra qualche anno, avrà un tesoro!

Bollicine:

  • FUORIONDA, METODO CLASSICO ROSE’ vinificato, come sopra descritto, con la vinificazione in bianco di uve di MONTEPULCIANO.

Aver visitato questa piccola azienda mi ha lasciato delle sensazioni molto positive, che mi fanno pensare che ci sono giovani ragazzi in gamba che continuano il lavoro delle vecchie generazioni con grande passione.

Ringrazio Chiara e Lorenzo Iacoponi

Alberto wine lover

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