Home Blog

Merano Wine Festival 2022

0

Alla 31ª edizione il Merano Wine Festival inizia a scaldare i motori

THE WINEHUNTER GUIDE 2022 & MERANO WINEFESTIVAL

MWF1


Entrare a far parte della famiglia del Merano Wine Festival significa superare un’accurata selezione svolta da 12 commissioni d’assaggio.

Queste commissioni, formate e gestite da Helmuth Koecher, The WineHunter e patron di uno degli eventi più riconosciuti per il settore enogastornomico, lavorano durante tutto l’anno per selezionare quei prodotti che per caratteristiche teniche, emozionalità e particolarità rappresentano l’eccellenza del settore enogastronomico nazionale e internazionale.

Un lavoro che non permette solo la partecipazione agli eventi firmati The WineHunter, in particolare il Merano WineFestival, ma una guida a quei prodotti che al meglio esprimono una filosofia: “Excellence is an attitude!”

Questo è lo spirito con cui vengono individuate le aziende che avranno poi l’accesso, secondo deteminati criteri, alla kermesse meranese.

Un’occasione di incontro unica ed emozionante, dove non è solo la degustazione dei prodotti il focus, ma anche l’approfondimento delle tematiche più discusse e importanti per il settore vitivinicolo e gastronomico.

Siamo lieti di annunciare che le selezioni di quest’anno porteranno alla stampa della “THE WINEHUNTER GUIDE 2022”, una guida dedicata a tutte le aziende che hanno ricevuto un riconoscimento The WineHunter Award!

Un viaggio, il viaggio di Helmuth Koecher e delle commissioni d’assaggio attraverso i sapori e gli aromi della nostra Italia, con qualche tocco di particolarità internazionale!

Vi aspettiamo dal 4 all’8 Novembre a Merano!

Ticket online
www.meranowinefestival.com

Enoteca Properzio a Spello

0

a cura di Alberto Chiarenza

Roberto Angelini della Enoteca Properzi a Spello (PG).

Spello, piccolo e bellissimo borgo medievale, nasconde nel suo centro storico uno scrigno prezioso, l’enoteca Properzi. Nonostante sia molto nota, per me è stata veramente una grande sorpresa. Non è una enoteca qualsiasi ma è un posto dove una volta entrati non si vorrebbe uscire più, è la Mecca degli appassionati di vino. Infatti, a mio avviso, è una delle più affascinanti enoteche d’Italia, conosciuta anche a livello mondiale grazie ai numerosi eventi organizzati soprattutto in America e in Asia. Un posto suggestivo inserito in un edificio medievale con soffitti a volta, che si dipana in varie stanze su più livelli dove troviamo solo vini di grande pregio e si rimane a bocca aperta vedendo i più Grandi Baroli, i grandi “Super Tuscan”, vecchie annate e vari formati che fanno venire i brividi solo ad immaginare il costo.

Scendendo qualche scalino si arriva in una piccola sala circondata dai vini, arredata in legno antico con qualche tavolo dove è possibile mangiare piatti tipici umbri e e abbinarli a una buona bottiglia. Io ho potuto mangiare, oltre a vari assaggi di prelibatezze varie, delle tagliatelle con il tartufo grattato al momento, piatto semplice ma incredibilmente buono, abbinato a un ottimo Sagrantino Rosso della Cantina Scacciadiavoli. 

Accanto all’enoteca, una sala dedicata alle degustazioni.

43DC05E0-3974-4E65-8CFE-770A830E6805

Il Sig. Roberto Angelini, la cui famiglia gestisce l’enoteca da 6 generazioni, è il grande Maestro, amico dei più grandi produttori di vino italiani e francesi, è artefice del successo della sua enoteca dove si possono trovare etichette introvabili.

Parlare con lui è un piacere tanto che il tempo trascorso è sempre poco perché ha così tante cose da raccontare su vini e personaggi, che starei giorni ad ascoltarlo. All’inizio un po’ schivo ma poi si è aperto con una grande simpatia mostrandomi con orgoglio centinaia di bottiglie rare , anche uniche. Mentre mi parla intravedo nei suoi occhi tutta la sua passione e dedizione per il suo lavoro.

Io l’ho trovato una persona adorabile e lo ringrazio per la gentilezza e la cortesia che mi ha rivolto invitandomi a vedere questo posto unico nel suo genere.

Se sei un appassionato o appassionata di vino, non puoi non visitare L’enoteca Properzio. 

https://www.enotecaproperzio.it/

CONVEGNO UGIVI

A seguito il comunicato stampa rilasciato da UGIVI

COMUNICATO STAMPA

“ASPETTI GIUS-ECONOMICI DELL’EXPORT DI VINO ITALIANO”

AL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR CONVEGNO UGIVI

Domenica 4 luglio 2021

UGIVI, ovvero l’Unione Giuristi della Vite e del Vino (UGIVI, www.ugivi.org) è un’associazione indipendente e senza fine di lucro, costituita a Milano nel 1997 e con sede a Verona, la cui Delegazione per il Piemonte e la Valle d’Aosta è ospitata presso il Castello di Grinzane Cavour, sito Unesco e sede della prestigiosa Enoteca Regionale Piemontese Cavour.

I componenti di UGIVI sono avvocati, magistrati, docenti universitari, personalità ed esperti che hanno acquisito particolari conoscenze nelle materie giuridiche vitivinicole.

Scopo dell’Associazione è approfondire gli studi in materia di diritto vitivinicolo nel campo delle discipline comunitaria, nazionale e internazionale.

Come già avvenuto in precedenti occasioni, UGIVI svolgerà un importante convegno in tema giuridico-vinicolo: l’appuntamento è per domenica 4 luglio 2021 a partire dalle ore 9.00 nelle sale del Castello appartenuto allo statista piemontese.

Oggetto dell’incontro, una disamina approfondita delle problematiche coinvolgenti le imprese vinicole che esportano i propri prodotti nei paesi extracomunitari, operanti nel contesto di accordi internazionali spesso di difficile attuazione in quanto condizionati dalle leggi dei singoli stati.

Ma si parlerà anche di ciò che concretamente il nostro Paese ed i nostri produttori ed esportatori possono fare se guidati da una conoscenza approfondita dei mercati esteri e della loro legislazione.

Un convegno di prestigio, dunque, al quale l’Enoteca dà il benvenuto augurando che i lavori rappresentino un proficuo ed utile apporto di conoscenza per la fondamentale comunità produttiva vinicola del nostro territorio.

Albertowinelover

Aceto Balsamico di Modena

0

di Alberto Chiarenza

Castelvetro di Modena (MO)
La Vecchia Dispensa (CASTELVETRO DI MODENA)

Siamo alle porte dell’autunno e in uno dei miei viaggi di lavoro decido di fermarmi qualche giorno a Modena. Una città nota per i prodotti di eccellenza come il Parmigiano Reggiano, il Lambrusco, i tortellini e…il famoso Aceto Balsamico di Modena.

Per un amante del buon vino come me, non è stato possibile non fare una sosta e degustare una delle essenze derivate dal frutto di bacco. A Castelvetro di Modena, uno dei borghi medievali più belli dell’Emilia Romagna, entro nella acetaia La vecchia Dispensa, dove una ragazza molto gentile mi accoglie e mi guida alla degustazione di tutti i tipi di aceto balsamico, dal più giovane IGP al più invecchiato Tradizionale. Un crescendo di profumi che si fanno via via più rotondi e profumati, dove la consistenza, passando da fluida a sempre più densa, mostra tutta la maturità e l’evoluzione che i vari passaggi nei legni gli hanno conferito.

Kit degustazione

Solitamente siamo abituati a passare tra gli scaffali del supermercato e vedere, non curanti, le numerose bottigliette di aceto balsamico. I più scrupolosi potrebbero chiedersi se si tratta di vero aceto balsamico.

A tal riguardo bisogna fare un pò di chiarezza. Balsamico può significare tutto e niente. Prima di tutto l’aggettivo balsamico indica che l’invecchiamento in legno, che come indicato in seguito, in base al disciplinare può durare anche molti anni, ha conferito all’aceto quegli aromi che lo arricchiscono in gusto e in olfatto tanto da farlo diventare un elisir. Dai tempi in cui Modena era un ducato Estense, i primi produttori lo utilizzavano come digestivo e non come condimento.

Negli anni, le tecniche si sono affinate e sono state disciplinate da Consorzi che ne garantiscono la qualità e tutelano gli acquirenti.

Laceto Balsamico può essere IGP e TRADIZIONALE.

L’Aceto Balsamico di Modena è ottenuto da mosti d’uva parzialmente fermentati e/o cotti e/o concentrati.
L’uva proviene esclusivamente dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni.
Al mosto vengono aggiunti aceto di vino
, nella misura minima del 10%, e una aliquota di aceto vecchio di almeno 10 anni.

ACETO BALSAMICO IGP

E’ quello più comunemente utilizzato sulle nostre tavole grazie a un disciplinare meno restrittivo, i prezzi sono più contenuti e quindisi tratta di un prodotto di più largo consumo. Questo tipo di aceto deve essere composto per il 20% da mosto d’uva cotto e concentrato, per almeno il 10% di aceto di vino, una percentuale a scelta del produttore di aceto invecchiato di almeno 10 anni e da una aggiunta di caramello per non oltre il 2% della composizione totale.

Tengo a sottolineare che, vista la varietà di prodotti presenti sul mercato, è ovvio che il prezzo fa la differenza. Possiamo trovare il prodotto commerciale a pochi euro e il prodotto artigianale che può superare i 30euro.

ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE

E’ realizzato con “solo” mosto di uve tipiche modenesi, per lo più Trebbianoe Lambruschi, Spergola e Berzemino, senza addizione di altre sostanze.
La lavorazione è fatta con la cottura a fuoco diretto in caldaie a cielo aperto, naturale fermentazione e acetificazione del mosto cotto, travasi successivi tra le botticelle, lento invecchiamento sotto l’occhio vigile del produttore. Uso: prodotto di grande versatilità. Preferibilmente usato a crudo, si esprime al meglio insieme al Parmigiano Reggiano e alle fragole. Delizioso con Olio Extravergine nell’insalata. Si sposa meravigliosamente con arrosti e bolliti. Esalta profumi e sapori di ogni piatto. Ottimo se assunto come digestivo.
l’Ente di Certificazione e la Commissione di Assaggiatori esperti certificano i due livelli qualitativi disponibili:

  • Affinato, di invecchiamento minimo di 12 anni*
  • Extravecchio, invecchiamento minimo di 25 anni* (capsula oro)
Le tipologie dei legni utilizzate per l’affinamento

Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Il Consorzio Tutela ha sede presso la Camera di Commercio CCIAA di Modena, Via Ganaceto 134, e la sede operativa in Via Canaletto 80, 41100 Modena.

Ottobre 2020 Albertowinelover

Vinòforum 2020

https://www.lospaziodelgusto.it

DATE

11 – 20 settembre 2020

Si è tenuto presso il Parco di Tor di Quinto a Roma, la ormai famosa manifestazione eno-gastronomica Vinòforum.

Ho chiesto di essere accreditato come blogger e subito la redazione mi ha risposto positivamente. La sera sono arrivato all’ingresso e sono stato accolto da Amanda, una ragazza molto attiva e simpatica. Mi ha accompagnato all’interno e offerto un prosecco di benvenuto e poi mi ha fatto vedere tutti gli stand dandomi la libertà di girare e filmare in modo che ho potuto fare delle storie da postare sui vari social. L’edizione è stata ridimensionata a causa delle norma anti Covid e durante tutto l’evento, il rispetto delle norme è stato sempre applicato vigilando sul distanziamento e sull’igiene.

Gli espositori presenti mi sono piaciuti molto e ho avuto modo di degustare vini e specialità gastronomiche varie come la Pasta Molisana, Il Ristorante Eggs, che cucina quasi ogni tipo di uovo e che era presente con la partnership di Calvisius Caviar. Molto interessante la Business Lounge, dove ho potuto degustare i vini del Friuli DOC. Poi eccezionale lo stand di Famiglia Cotarella, della Tenuta Freddano, di Etilika, Consorzio Tutela Prosecco DOC, Ferrarelle, Oleoteca ecc.

Al centro dell’area espositiva c’erano dei food corner dove mangiare piatti preparati da chef di vari ristoranti rinomati di Roma.

LOCATION

Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10 (Zona Ponte Milvio) –  ROMA

Insomma per concludere posso dire che Vinòforum ogni anno è una conferma ed è una bella occasione per gli appassionati di eno-gastronomia e altrettanto lo è per le aziende che vogliono farsi conoscere.

Grazie a Vinòforum di avermi ospitato e soprattutto grazie ad Amanda per essere stata così accogliente e disponibile con me.

Alberto wine lover

UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino), rinnovato il Consiglio Direttivo 2023-2026.

a cura di Alberto Chiarenza

L’Avv. Diego Saluzzo del foro di Torino è il nuovo Presidente

L’UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino) ha rinnovato il suo Consiglio Direttivo per il triennio 2023-2026. La decisione è stata presa durante l’Assemblea dei soci, tenutasi a Marsala il 6 maggio 2023, che ha visto anche l’esame di alcune proposte di modifica dello statuto dell’associazione.

L’Avv. Diego Saluzzo, del foro di Torino, è stato proclamato Presidente all’unanimità durante il Consiglio Direttivo. I Vice-Presidenti saranno l’Avv. Floriana Risuglia (foro di Roma) e l’Avv. Filippo Moreschi (foro di Mantova), mentre l’Avv. Angela Quatela (foro di Bari) ricoprirà il ruolo di Segretario e l’Avv. Marco Didier (foro di Asti) sarà il Tesoriere dell’UGIVI.

Al centro il neo eletto Presidente del UGIVI Avv. Diego Saluzzo, a sinistra il Vice Presidente Avv. Filippo Moreschi e a destra la Vice Presidente Avv. Floriana Risuglia

Il Convegno si è svolto all’interno delle celebrazioni di John Woodhouse e del Marsala.

L’Avv. Stefano Dindo, co-fondatore dell’associazione e Presidente uscente, ha sottolineato la crescita dell’UGIVI negli ultimi anni e i numerosi incontri e occasioni di confronto organizzati dall’associazione sulle tematiche inerenti al diritto vitivinicolo, negli ultimi anni in continuo mutamento.

Il neo-Presidente Avv. Diego Saluzzo ha confermato l’impegno e la volontà di proseguire nell’opera di costante crescita che ha caratterizzato il percorso dell’UGIVI in 25 anni di attività. Il nuovo Consiglio Direttivo, nel rispetto della parità di genere è composto da 7 donne e 7 uomini e lavorerà per rafforzare il ruolo dell’associazione come riferimento, servizio e collaborazione con gli enti che già la contraddistinguono, e per andare avanti sul fronte dell’internazionalizzazione. L’approccio multidisciplinare dell’UGIVI sarà fondamentale per offrire un ampio confronto e una positiva contaminazione tra competenze ed esperienze differenti.

Il Consiglio Direttivo 2023-2026 dell’UGIVI sarà composto dall’Avv. Ermenegildo Mario Appiano (Torino), Avv. Francesca Besana (Verona), Avv. Maria Filomena Buccolieri (Bari), Avv. Genny Teresa Carretta (Roma), Avv. Andrea Ferrari (Asti), Avv. Marco Giuri (Firenze), Avv. Alberto Iadanza (Verona), Avv. Mariangela Marrangoni, (Siena), Avv. Chiara Menchini (Verona) e dal Dr. Stefano Sequino (Roma).

L’UGIVI, fondata nel 1997, è una delle principali associazioni italiane del settore vitivinicolo e rappresenta un punto di riferimento per gli operatori del diritto che si occupano di produzione, commercializzazione e distribuzione del vino. Grazie alla sua attività di studio e ricerca, l’associazione fornisce agli operatori del settore una conoscenza approfondita delle normative e delle leggi relative alla produzione di vino.

Inoltre, l’associazione UGIVI ha istituito dei nuovi gruppi di studio e lavoro, al fine di concentrarsi su specifiche tematiche relative al diritto vitivinicolo. Questo nuovo approccio multidisciplinare è stato sottolineato dal neo-presidente Saluzzo durante il suo intervento, evidenziando l’importanza di una positiva contaminazione tra competenze ed esperienze differenti, al fine di offrire un reciproco e ampio confronto.

IMG_6010

Vinitaly 2023: un successo internazionale del made in Italy

Quante emozioni concentrate in quattro giorni in cui Verona, città d’arte e cultura dal 2 al 5 aprile, ha ospitato il più grande evento del vino, Il Vinitaly 2023. Questa edizione, la 55ª, con la partecipazione di 93.000 espositori, tra cui 29.600 provenienti da 30 nazioni diverse. Un’occasione unica per gli appassionati del vino, ma anche per i produttori, i buyer e gli operatori del settore, per incontrarsi e confrontarsi sui nuovi trend e sulle sfide del mercato.

IMG_4106 2

Il successo del Vinitaly 2023 è stato crescente e ha visto incontri importanti tra produttori e personaggi del mondo del vino, consolidando vecchi legami e creando nuove collaborazioni. Il quartiere fieristico di Verona si è trasformato in un’enorme enoteca, offrendo degustazioni, convegni e masterclass dove ho potuto incontrare, ascoltare e parlare con esperti del settore, come Gelasio Lovatelli d’Aragona, Federica Cecchi Winedesigner, Prof. Luigi Moio, Marco Simonit, Carola Agostini, Nello Gatti. Con grandi enologi come Barbara Tamburini, Maurilio Chioccia e Giuseppe Colopi.

Ma non solo: il Vinitaly 2023 ha dato anche l’opportunità di conoscere meglio il mercato internazionale, grazie alla presenza di operatori stranieri e di esperti del settore dell’export come Marco Facchini di China Link che ho potuto conoscere in una cena nella sontuosa Villa Mosconi Bertani, grazie a Alessia Lulli. Inoltre, è stata l’occasione per conoscere meglio le realtà vitivinicole di alcune regioni italiane, in particolare il Lazio, che sta facendo un lavoro encomiabile per proiettare l’enologia laziale ai massimi livelli qualitativi nazionali.

Tra i produttori incontrati durante il Vinitaly 2023 ci sono stati Giovanni Folonari e Andrea Contucci, rappresentanti di grandi e storiche cantine italiane, Enrico Pimazzoni di Sagrivit, un gruppo che racchiude tre grandi realtà vinicole, Rocca Bernarda, Villa Giustiniani e il Castello di Magione. Poi ho incontrato Alessia Lulli della Cantina Parvus Ager una nuova realtà vinicola sulla via Appia Antica e Francesca Pagnoncelli Falcieri, produttrice e Presidente del Consorzio Moscato di Scanso e organizzatrice dell’evento Wine in Venice. Ancora, Umberto Trombelli Delegato di AIS Latina, Tullio Galassini Presidente del Consorzio Roma DOC e Emanuele Ranchella della Associazione Vignaioli in Grottaferrata.

Inoltre molti produttori del Lazio che ho assaggiato e intervistato. Tra questi nel territorio del Cesanese, Pina Terenzi che oltre a essere la figlia di Giovanni Terenzi, l’uomo che ha creduto nel vitigno rosso ciociaro e ha permesso che oggi esso sia considerato uno dei rossi più importanti in Italia, dal 15 marzo scorso Pina è il nuovo Presidente del Consorzio del Cesanese del Piglio DOCG, un Consorzio che sta riscuotendo molti riconoscimenti. Rimanendo nel territorio del Cesanese, ho parlato con Marina Perinelli della storica Cantina Casale della Ioria e con Gabriella Grassi della Cantina L’Avventura. Una avventura che insieme al Marito Stefano Maturro ha portato alla creazione di vini di notevole qualità e potenziale.

Nel territorio dei Castelli Romani ho avuto il piacere di incontrare Chiara Iacoponi di Eredi dei Papi, Lorenzo Costantini di Villa Simone e la figlia Sara che ha intrapreso il percorso paterno, iniziando una produzione propria con la nuovissima realtà, Borgo del Cedro, poi Cristina Piergiovanni di Casale Vallechiesa, Francesco De Sanctis della Cantina De Sanctis,

Per la Provincia di Latina ho avuto il piacere di parlare Giovanna Trisorio della Cooperativa Cincinnato, una realtà di Cori con 110 associati, poi la Sig.ra Carmen della Cantina I Pampini, ho visitato lo stand della Cantina Villa Gianna

Il Vinitaly 2023 è stato anche un’opportunità per constatare e tastare il polso del livello qualitativo del panorama enologico italiano, attraverso convegni, incontri che hanno avuto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali italiane. Un’occasione unica per scoprire i nuovi trend del settore e per conoscere meglio le tecniche di produzione e i segreti delle grandi cantine, ma sopratutto per parlare del futuro del mondo vitivinicolo italiano.

Tra i temi trattati durante il Vinitaly 2023, si è parlato anche dell’impatto del cambiamento climatico sulla produzione del vino e delle strategie adottate dai produttori per far fronte a questa sfida. In particolare, si è discusso della necessità di adottare pratiche sostenibili e di ridurre l’impatto ambientale della produzione vitivinicola.

Non sono mancate le novità tecnologiche, con la presentazione di soluzioni innovative per la gestione dei vigneti e la vinificazione, che permettono di ottenere vini sempre più di qualità, con un minore impatto ambientale e una maggiore efficienza produttiva.

Inoltre, il Vinitaly 2023 ha rappresentato un’importante occasione per promuovere l’enoturismo e le bellezze del territorio italiano, offrendo ai visitatori la possibilità di partecipare a degustazioni, visite guidate e incontri con i produttori, alla scoperta delle eccellenze vitivinicole del nostro paese e di questo, grande merito va riconosciuto a Excellence di Pietro Ciccotti che grazie alla sua professionalità e al suo staff ha organizzato nella area eventi del Padiglione Lazio, un’agenda fitta di incontri in collaborazione con la Regione Lazio, con ARSIAL e altri Enti, Associazioni e Consorzi Laziali.

In conclusione, il Vinitaly 2023 si è confermato come uno degli eventi più importanti del settore vinicolo a livello internazionale, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica e completa, tra degustazioni, incontri, convegni e novità tecnologiche. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del buon vino e per tutti coloro che desiderano scoprire le eccellenze enologiche del made in Italy.

Tanti i saluti, gli abbracci, gli assaggi e gli scambi di opinioni che hanno arricchito la mia esperienza al Vinitaly 2023.

Barbara Tamburini, “la donna dietro i grandi vini”

La vita è fatta di incontri, alcuni casuali, altri voluti. E da una conoscenza casuale su Instagram, si è trasformata in un incontro fortemente voluto in cui ho conosciuto Barbara Tamburini, una delle enologhe italiane più apprezzate nel mondo del vino. Ma la sua storia non si ferma qui: Barbara è la quarta donna ad aver volato su un MB-339 PAN, il velivolo delle Frecce Tricolori.

Ma andiamo con ordine. La sua passione per il vino è iniziata all’Università di Pisa, dove ha sostenuto una tesi sperimentale che la porta a fare 4 vendemmie a partire dal 1996 per tre anni a Carmignano(PO), e il quarto anno a Suvereto (LI) a Gualdo del Re, Azienda in cui poi ha iniziato la sua attività professionale. L’idea di Barbara era quella di crescere professionalmente ed arrivare ad avere più aziende da seguire ma dare sempre il meglio ad ogni singola azienda e soltanto una esperienza allargata le ha permesso di avere un aggiornamento continuo e costante. Questa è stata la forza che l’ha portata a seguire altre realtà vitivinicole dapprima in Toscana, poi fuori dalla sua regione di appartenenza. Attualmente segue 15 aziende selezionate per qualità e serietà con le quali ha un bellissimo rapporto di collaborazione, di cui la maggior parte situate in Toscana, poi una piccola ma bellissima azienda in Liguria che si chiama Cà du Ferrà, L’Azienda Triacca in Valtellina e dulcis in fundo il Duca di Salaparuta in Sicilia che produce tra le sue icone, il Duca Enrico e La Bianca di Valguarnera e la Linea Suolo che è la linea immediatamente sotto le Icone ma sempre di altissimo profilo qualitativo, rappresentate da un Sauvignon Blanc e un Zibibbo. Ha debuttato al Vinitaly 2022 Etna DOC Lavico Bianco con uve Carricante e Lavico Rosso con uve Nerello Mascalese.

Queste solo alcune delle collaborazioni grazie alle quali Barbara ha conseguito tantissimi premi in Italia e all’estero guadagnandosi il titolo di Ambasciatrice del vino italiano nel mondo, è membro della Commissione di Appello di Roma, fa parte della Giuria del Concours Mondial de Bruxelles, è Giudice di 5Star Wines, oltre che Docente AIS e FISAR.

Ma nonostante tutti questi successi, la sua vera passione non si esaurisce nel mondo del vino. Infatti, il logo dell’Aeronautica Militare campeggia su ogni capo di abbigliamento da lei indossato. È stata la sua passione per l’aviazione e per le Frecce Tricolori a spingerla a volare su uno dei loro velivoli, diventando così la quarta donna donna ad averlo fatto.

Quando lo racconta ancora le brillano gli occhi. Grazie a uno dei suoi capolavori, i suoi vini vengono scelti per la cena di gala di un giuramento accademico della Marina Militare a Livorno, durante il quale, per dare la giusta cornice istituzionale all’evento, ci fù il passaggio delle Frecce Tricolori. In occasione di questa cena di gala, Barbara viene presentata al Comandante della Pattuglia Acrobatica a cui manifesta il desiderio di volare sull’aereo che porta il tricolore nel mondo. Con un sorriso sarcastico l’Ufficiale le dice che è praticamente impossibile. Forse l’Ufficiale non si rendeva ancora conto che di fronte a se aveva una delle donne più caparbie e piena di forza di volontà in assoluto. Lei prende quel sorriso come una sfida personale e decide di scrivere allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare inviando il suo curriculum con tutti i premi e riconoscimenti, ottenuti in Italia e all’estero chiedendo formalmente di poter volare sulle Frecce Tricolori. Il Capo di Stato Maggiore percepisce che la persona che scrive è una donna dalle qualità encomiabili e decide di affidare il caso a una apposita commissione che esamina i documenti prendendo in considerazione la richiesta. Lo Stato Maggiore contatta Barbara comunicandole che potrà volare soltanto in seguito alla idoneità fisica rilasciata dal Istituto Medico Legale dell’Aeronautica Militare. Il 29 ottobre 2004 Barbara, dopo un briefing con i piloti della Pattuglia Acrobatica, ha l’onore di volare con il Comandante sul velivolo PONY 1 per 50 minuti. Il suo sogno finalmente è stato realizzato.

dal sito barbaratamburini.it

Oggi Barbara è una delle enologhe più apprezzate d’Italia, con numerosi premi e riconoscimenti alle spalle. Ma la sua vera forza sta nella sua determinazione e nella sua voglia di imparare sempre di più. Ha studiato in diverse scuole enologiche, in Italia e all’estero, e ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi del vino, tra cui Vittorio Fiore, enologo  di lunga esperienza e di fama internazionale, da lei considerato il suo Maestro.

Ma la cosa che colpisce di più di Barbara è la sua umanità. Ha sempre un sorriso per tutti, è disponibile e pronta a confrontarsi con chiunque con grande umiltà e rispetto per il prossimo. E questa è la sua vera ricchezza, quella che le permette di fare grandi vini e di essere amata da chiunque la incontri.

Barbara mi ha invitato a degustare i vini della Cantina Gualdo del Re, dove Barbara lavora come enologa.

  • Eliseo Costa di Toscana IGT Pinot Bianco 2021
  • Shiny Costa di Toscana IGT Aleatico Rosato 2021
  • Cabraia Rosso Toscano IGT Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon 2017
  • Senzansia Toscana Rosso IGT Pinot Nero 2016
  • I’Rennero Merlot Suvereto DOCG 2015
  • Amansio Aleatico Passito Costa Toscana IGT

Posso affermare che i campioni che ho provato che sono vini di una qualità eccellente, eleganti, caratterizzati da finezza, freschezza e mineralità.
Ogni bottiglia racconta una storia, quella di una donna che ha saputo trasformare la sua passione in un lavoro di successo, valorizzando al tempo stesso d’entità parietale e territoriale, creando vini iconici e unici nel loro genere.

Guado del Re è un’interessante realtà toscana, che produce ottimi vini nella pregiata zona di Suvereto.
La storia della cantina comincia negli anni ’70, quando Nico Rossi decide di iniziare a occuparsi del podere di famiglia.
Nel corso degli anni ’80, escono sul mercato le prime bottiglie di Gualdo del Re.
Il successo è immediato e sprona la cantina a continuare il suo percorso nel segno della ricerca dell’eccellenza fino ad arrivare agli anni 2000 in cui grazie a Barbara Tamburini raggiunge il vero successo.
Il marchio Gualdo al Re comincia a essere sempre più appezzato dagli appassionati, e Nico lascia il lavoro in fabbrica per dedicare tutto il suo tempo alla vigna.
Oggi la cantina produce circa 100.000 bottiglie l’anno e si è affermata tra le aziende leader del territorio.
La tenuta ha un’estensione di 45 ettari, con vigneti situati in zona collinare, a un’altitudine di circa 100 metri sul livello del mare.

In un mondo in cui sembra che tutto sia fatto solo di apparenze, incontrare una persona come Barbara è una vera boccata d’aria fresca. Una donna autentica, che vive per la sua passione e per il suo lavoro, e che sa trasmettere la sua energia a chiunque la incontri. E io sono felice di averla conosciuta e di aver potuto scrivere di lei ai miei lettori.

Logo AWL

Tecnologia e Intelligenza Artificiale al servizio dell’enologia

0

A cura di Alberto Chiarenza

IMG_2299

Quali sono gli obiettivi futuri della produzione vitivinicola? Da una parte la tendenza a valorizzare la tradizione storico-culturale, dall’altra si registra un incremento di interesse da parte delle aziende a dotarsi di sistemi tecnologici volti a migliorare la produzione. Maggiore qualità in cambio di maggiori introiti, ma la domanda sorge spontanea, fino a che punto ci si deve spingere con l’utilizzo della tecnologia senza scadere nel prodotto standardizzato, e fino a che punto è necessario mantenere una produzione tradizionale?
Come sempre la risposta è nella via di mezzo. Probabilmente valutare quali possono essere i potenziali campi di applicazione della IA per poi applicarli nel settore enologico.

Da anni lo studio di modelli matematici ha concentrato le ricerche sulla cosiddetta Intelligenza Artificiale (IA), studio che inizia a dare risultati interessanti che possono essere applicati in vari settori tra cui quello vitivinicolo. In che modo?

L’applicazione più evidente dell’IA nel mondo del vino è la raccolta e l’analisi dei dati. I produttori possono utilizzare sensori e dispositivi per raccogliere dati sulle condizioni ambientali, come la temperatura e l’umidità, ma anche sui dati di produzione come la fermentazione, il tempo di invecchiamento e così via. Questi dati possono poi essere analizzati utilizzando algoritmi di machine learning per identificare i fattori che influenzano la qualità del vino e migliorarne il processo produttivo.
Inoltre, l’IA può essere utilizzata per sviluppare modelli di previsione sulla produzione di vino. Ad esempio, i produttori possono utilizzare l’analisi dei dati storici sulla produzione, le condizioni climatiche e le vendite per prevedere la domanda futura di un particolare vino e regolare la produzione di conseguenza. Ciò aiuta a prevenire la produzione di vini in eccesso che potrebbero non essere venduti e ridurre gli sprechi.

L’IA può anche essere utilizzata per migliorare il processo di selezione delle uve. L’utilizzo di algoritmi di machine “Learning” può aiutare a identificare le uve di alta qualità in base alle loro caratteristiche chimiche e fisiche, come la maturità, il contenuto di zucchero e l’acidità. Questo può ridurre il lavoro manuale e migliorare la precisione della selezione delle uve.
Inoltre, l’IA può aiutare a identificare le preferenze dei consumatori e personalizzare l’offerta di vini. Ad esempio, i produttori possono utilizzare i dati delle recensioni online e dei sondaggi sui consumatori per identificare le tendenze del mercato e creare vini che soddisfino le esigenze dei consumatori. Ciò può portare a un maggiore coinvolgimento del consumatore e a un aumento delle vendite.

Oggi ci sono aziende operantI nel mercato dei prodotti e servizi enologici e dei processi di vinificazione. Sono in grado di fornire al cliente delle soluzioni innovative che rilevano i dati critici di produzione in tempo reale durante le varie fasi della vinificazione. Le informazioni ottenute vengono analizzate e interpretate attraverso algoritmi avanzati e tecnologie di Intelligenza Artificiale all’interno di un sistema informativo. Ciò consentirà ai produttori di vino di migliorare il processo decisionale, aumentando l’efficienza delle loro cantine. Infatti, grazie alle raffinate capacità di analisi e previsione, gli enologi potranno intervenire tempestivamente con azioni correttive in caso di parametri non ottimali.

d557

Infatti, la tecnologia innovativa proposta consente ai produttori di vino di monitorare costantemente il processo di vinificazione ed eseguire analisi predittive della loro produzione, riducendo al minimo la necessità di campionamento e analisi del prodotto durante la lavorazione.

In sintesi, l’Intelligenza Artificiale può aiutare i produttori di vino a migliorare la qualità del loro prodotto, prevedere la domanda futura, personalizzare l’offerta di vini e migliorare l’esperienza dei consumatori. Ciò può portare a un aumento delle vendite e alla fidelizzazione dei clienti. Tuttavia, è importante ricordare che l’IA non può sostituire l’esperienza umana nella produzione e degustazione del vino, ma può solo supportare

Montepulciano: la magia del Vino Nobile e dell’Anteprima Nobile

A cura di Alberto Chiarenza

Siamo alle ore otto del mattino, l’aria frizzante accarezza l’autostrada del Sole, il traffico scorre fluido. La meta? Montepulciano, il borgo toscano situato in provincia di Siena, celebre in tutto il mondo per il suo Vino Nobile.

Intraprendiamo un viaggio attraverso le splendide colline senesi, immersi in un paesaggio dalle linee morbide e colori tenui. Montepulciano ci accoglie con la sua antica porta in pietra, pronta ad aprirsi su viuzze ripide e tortuose piene di negozi, bar e botteghe.

La meta finale è la Piazza Grande, dove il tempo sembra essersi fermato al Rinascimento. Qui, nel cuore del centro storico, si ergono imponenti palazzi con le cantine famose di Montepulciano, pronte ad accogliere turisti e appassionati di vino e a mostrare i propri tesori fatti di antiche botti riposte nei sotterranei.

Siamo rapiti dalla bellezza dei luoghi, ma il tempo è tiranno e dobbiamo muoverci. La Fortezza Medicea ci attende per l’Anteprima Nobile, un evento imperdibile per gli amanti del buon vino.

L’Anteprima Nobile è un’occasione unica per degustare il nuovo annata del Vino Nobile di Montepulciano, uno dei vini più pregiati della regione. L’evento si svolge ogni anno nel mese di febbraio e rappresenta il momento clou per gli addetti ai lavori e per gli appassionati, che si danno appuntamento per assaporare il nettare dei vigneti di Montepulciano.

La Fortezza Medicea si trasforma così in un tempio del gusto, dove i produttori locali mostrano al pubblico le loro eccellenze. E’ possibile degustare i vini di Montepulciano abbinati ai prodotti tipici del territorio, in un’esperienza sensoriale senza pari.

L’Anteprima Nobile è un evento che richiama un pubblico internazionale e rappresenta una vetrina importante per la promozione del Vino Nobile e del territorio circostante. Un successo che va oltre le aspettative, visto che ogni anno aumentano i partecipanti e la fama del Vino Nobile di Montepulciano.

Il Vino Nobile di Montepulciano è un vino rosso secco, prodotto con uve Sangiovese (qui chiamato Prugnolo Gentile) in purezza, con l’aggiunta di altre varietà locali. Il risultato è un vino intenso e complesso, che richiede un periodo di affinamento di almeno tre anni prima di poter essere immesso sul mercato.

L’evento si è svolto dal 18 al 20 febbraio, nella splendida cornice della Fortezza Medicea di Montepulciano (SI),. Erano presenti ben45 produttori con banchi di degustazione disposti su due piani. Fattore comune dell’evento: l’ assoluta qualità e tanta attenzione alla agricoltura sostenibile. Presenti molti marchi storici ma anche giovani produttori pronti a testimoniare come  l’innovazione vada sempre di pari passo con la tradizione.

Non sono mancate sorprese e novità di degustazione, ma soprattutto molte le conferme con i marchi più prestigiosi e famosi della cittadina toscana. Vini eleganti in cui le caratteristiche del Sangiovese complesso e fruttato, con sentori di frutti di bosco, ciliegia, prugna, spezie e talvolta anche note floreali, l’hanno fatta da padrone. Al gusto secco e un tannino mai invadente ma ben gestito, con una buona acidità. I vini a base di Sangiovese possono avere anche note di legno, cioccolato, tabacco e spezie, quindi aromi terziari che si trovano nei vini affinati in legno. Poi un saldo di uve rosse tra Cannaiolo, Colorino, o ancora vitigni internazionali come Merlot, Syrah, Cabernet Franc o Cabernet Sauvignon. Vitigni che influiscono marginalmente sull’apporto di colore, estratto e aromi.

Le cantine che ho visitato sono state:


Contucci

Un particolare ringraziamento a Andrea Contucci per la disponibilità e per la cortesia che mi ha riservato durante la visita a Montepulciano.

Rosso di Montepulciano DOC

Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata e Riserva,Selezioni Pietra Rossa, Mulinvecchio e Palazzo Contucci

Cantina DEI

Rosso di Montepulciano DOC

Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata, Madonna della Querce, Riserva Bossona)

Vin Santo di Montepulciano DOC

IGT TOSCANA (Rosso Sancta Catharina, Bianco Martina, Rosa).

Poliziano

Rosso di Montepulciano, Nobile di Montepulciano DOCG Annata, Nobile di Montepulciano DOCG ASINONE, Nobile di Montepulciano DOCG LE CAGGIOLE

Il Molinaccio di Montepulciano 

Rosso di Montepulciano IL GOLO
Nobile di Montepulciano DOCG LA SPINOSA 

Nobile di Montepulciano DOCG Riserva LA POIANA

Nobile di Montepulciano DOCG Riserva LA DUEMILADICIASSETTE

Il molinaccio

LA BRACCESCA

Rosso di Montepulciano SABAZIO
Nobile di Montepulciano DOCG TOSCANA

Nobile di Montepulciano DOCG Riserva VIGNETO SANTA PIA

Il Macchione

Rosso di Montepulciano DOC 2021

Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Anteprima 2019, 2018 e 2017). Fermentazione in vasche di cemento poi affinamento per 30 mesi in legno.

Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva “Vidure” 2016.

Il Macchione
IMG_1614

GUIDOTTI

Rosso di Montepulciano DOC 2020

Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2020 e 2019

Boscarelli

Rosso di Montepulciano DOC Prugnolo

Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata, Riserva e Selezione Nocio dei Boscarelli)

Vin Santo (Occhio di Pernice) 50% Prugnolo Gentile e il restante 50% è suddiviso tra Trebbiano, Malvasia e Grechetto, che in questa zona viene chiamato “pulcinculo” per il puntino nero che è sull’acino.
L’appassimento avviene in parte in pianta e in parte su graticci di bambù. Dopo la vinificazione affina per 8…sì esatto, otto anni in barrique di rovere. Dopo gli otto anni la massa viene divisa parte in acciaio e parte in cemento per farlo riposare e sedimentare per tre anni per poi essere imbottigliato.
Fantastico!

Talosa

Talosa

Rosso di Montepulciano D.O.C. Toscana, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana “Alboreto”
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana Riserva,
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana “Filai Lunghi”
IGT Toscana Rosso “Pietrose”
Chianti Colli Senesi D.O.C.G..
Vin Santo di Montepulciano D.O.C. Toscana, Vin Santo di Montepulciano D.O.C. Toscana
“Vignolo”
Grappa di Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana

De Ricci

Rosso di Montepulciano D.O.C.

Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.

Vino Nobile di Montepulciano “SorAldo” D.O.C.G.

 

La storia del vino Nobile di Montepulciano è molto antica, risale all’epoca etrusca; furono i Romani a portare la cultura del vino nella regione. Il vino Nobile di Montepulciano ha iniziato ad acquisire importanza nel Rinascimento, quando era considerato un vino di prestigio consumato dalle classi nobili. Nel 1549, infatti, il poeta e letterato Poliziano lo menziona in una sua opera, definendolo “vino nobile”.

Nel XIX secolo divenne sempre più apprezzato in tutta Europa e ricevette numerosi riconoscimenti internazionali per la sua qualità. 

Nel 1966, il vino ottenne la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) e nel 1980 fu promosso a DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il massimo riconoscimento della qualità del vino in Italia.

Negli ultimi decenni, grazie all’impegno di viticoltori e produttori, il vino Nobile di Montepulciano ha visto un rinnovato interesse da parte dei consumatori, diventando uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. 

Oggi, la produzione del vino Nobile di Montepulciano è controllata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che tutela la denominazione e promuove la conoscenza del vino in tutto il mondo.

Anche il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha posto le basi per sottozone specifiche o UGA, ribattezzate “Pievi”, lungo i crinali delle quattro principali aree vocate a Nord, Sud, Est e Ovest. Veri e propri microclimi in cui ogni vignaiolo esprime la sua creatività e sapienza nel fare vini unici e non comparabili.

Montepulciano, dunque, è un luogo magico dove il Vino Nobile rappresenta il fiore all’occhiello di un territorio che offre un’infinità di esperienze. Oltre alla degustazione dei vini locali, è possibile visitare le numerose cantine e vigneti, partecipare a tour enogastronomici, scoprire la bellezza dei borghi circostanti e la ricchezza artistica della regione.

Montepulciano, infatti, è anche una città d’arte, con una lunga storia che risale al periodo etrusco e che ha lasciato tracce importanti nella città. Il centro storico è un tesoro di palazzi, chiese e musei che raccontano la storia della città e della sua gente.

Una bella esperienza degustativa insomma conclusa con una cena esclusiva insieme ai produttori  dove, ovviamnete, non  non è  mancato l’abbinamento dei loro vini ai prodotti tipici locali tra cui gli apprezzatissimi i pici al ragù di cinghiale.

Vinitaly 2022

0

Vinitaly 2022: l’evento del vino italiano più atteso dell’anno

A cura di Alberto Chiarenza

Albertowinelover al Vinitaly 2022

Vinitaly è il più grande evento di vini italiani al mondo e ogni anno attira migliaia di appassionati, produttori e buyer da ogni dove. La fiera si è svolta quest’anno dal 10 al 13 aprile 2022 presso il quartiere fieristico di Verona e ha rappresentato un’occasione unica per scoprire e degustare i vini italiani più pregiati.
Vinitaly ha offerto un’ampia gamma di opportunità per esplorare e conoscere il mondo del vino italiano. Oltre 4.000 espositori hanno presentato i loro vini di alta qualità e i visitatori hanno avuto la possibilità di partecipare a degustazioni guidate, incontri e masterclass con produttori e esperti del settore.

Finalmente Vinitaly e Vinitaly sia! Dal 10 al 13 aprile per il 54º anno, Verona è stata la capitale del vino e non potevo non esserci. Questo articolo parla della mia esperienza, intensa e bella.


Quest’anno, Vinitaly ha anche organizzato una serie di eventi speciali per celebrare il 54° anniversario della manifestazione. Gli ospiti hanno potuto assistere a una sfilata di moda che ha esaltato i vini italiani e la loro importanza nella cultura e nella storia del paese. Inoltre, c’è stata una mostra fotografica che ha ripercorso la storia della manifestazione e ha esplorato l’evoluzione del mondo del vino in Italia.
Uno dei punti salienti di Vinitaly 2022 è stata la presenza di alcuni dei vini più rinomati e premiati d’Italia. I produttori hanno presentato i loro vini più famosi e hanno offerto ai visitatori la possibilità di degustare i loro ultimi rilasci. Inoltre, c’è stata la possibilità di acquistare vini di alta qualità direttamente dai produttori, dando ai visitatori la possibilità di portare a casa un pezzo della tradizione enologica italiana.
Vinitaly ha anche fornito una piattaforma per discutere le sfide e le opportunità del settore del vino in Italia e a livello globale. I leader del settore hanno discusso dei trend e delle tendenze emergenti nel mercato del vino, nonché delle sfide che devono affrontare i produttori e gli esportatori di vino italiani.

Inaugurazione del Vinitaly 2022

Vinitaly and the City è un evento che si svolge durante la settimana di Vinitaly a Verona. Si tratta di un evento collaterale che si tiene in centro città, fuori dal quartiere fieristico, e che offre la possibilità ai visitatori di vivere un’esperienza di degustazione di vini unica, in un’atmosfera conviviale e informale.

Durante Vinitaly and the City, le piazze principali di Verona vengono animate da bancarelle di produttori di vino italiani e internazionali, che offrono degustazioni di vini di alta qualità. Gli stand sono organizzati in modo da far scoprire ai visitatori i sapori e gli aromi dei diversi territori vitivinicoli, dalle zone più famose alle regioni meno conosciute.

Oltre alle degustazioni, Vinitaly and the City offre anche la possibilità di partecipare a eventi, come conferenze, presentazioni e seminari, dedicati alla cultura del vino. Inoltre, il programma dell’evento include anche spettacoli musicali, mostre d’arte e altre attività culturali.

Vinitaly and the City è diventato un’importante attrazione per i visitatori di Vinitaly e per gli appassionati di vino in generale. L’evento offre una preziosa opportunità per scoprire la bellezza e l’atmosfera unica della città di Verona e di vivere un’esperienza di degustazione di vini in modo informale e conviviale, immersi nell’atmosfera suggestiva delle piazze del centro storico.

Durante Vinitaly, i produttori di vino italiani e internazionali hanno l’opportunità di presentare i loro prodotti e incontrare i loro clienti e distributori. La fiera dura quattro giorni e offre un’ampia gamma di attività, tra cui degustazioni di vino, seminari, presentazioni di prodotti, eventi di networking e molto altro.

Vinitaly è diventato un punto di riferimento per l’intera industria del vino, offrendo ai produttori la possibilità di creare nuove partnership, di scoprire nuovi mercati e di promuovere la cultura del vino italiano nel mondo.

Inoltre, la città di Verona offre un’atmosfera unica durante Vinitaly, con eventi e attività speciali che si svolgono in tutta la città, come ad esempio visite guidate ai vigneti locali, degustazioni di prodotti tipici e cene a tema

I padiglioni della Fiera di Verona ospitano tutte le regioni italiane e di queste, il Lazio che tradizionalmente occupava piccoli spazi, sta iniziando a rappresentare una parte interessante della fiera.

Posizionato al Padiglione A è stato ben allestito con le migliori rappresentanze della regione.

IL CONSORZIO ROMA DOC

Il Consorzio Roma DOC, presente al vinitaly con il Presidente Tullio Galassini, è un’organizzazione che rappresenta i produttori di vino della zona del Lazio, in particolare della provincia di Roma. Il consorzio è stato fondato nel 2011 con l’obiettivo di promuovere e proteggere i vini prodotti nella regione, in particolare quelli che rientrano nella denominazione Roma DOC.

La denominazione Roma DOC si riferisce ai vini prodotti nella provincia di Roma, principalmente nella zona dei Colli Albani e dei Monti Prenestini, e comprende diverse varietà di uva, tra cui Malvasia, Trebbiano, Cesanese e Montepulciano. I vini prodotti nella zona sono caratterizzati da un’alta qualità e da un profilo aromatico unico, influenzato dal clima mediterraneo della regione.

Il Consorzio Roma DOC lavora per proteggere la denominazione e garantire che i produttori rispettino i requisiti qualitativi e le normative necessarie per ottenere la denominazione. Inoltre, il consorzio promuove i vini della zona attraverso attività di marketing e comunicazione, partecipando a eventi del settore e organizzando degustazioni e visite guidate per promuovere la conoscenza dei vini della zona.

Il Consorzio Roma DOC rappresenta quindi un importante punto di riferimento per i produttori di vino della zona e per tutti coloro che amano scoprire e degustare i vini della regione.

FISAR IN ROSA – LUIGI VERONELLI E I SUOI TESORI ENOLOGICI

La mia prima masterclass del Vinitaly è stata organizzata dalla FISAR NAZIONALE, con la Sezione FISAR IN ROSA che rappresenta la Federazione al femminile. Patrizia Loiola ha presentato insieme al Presidente Luigi Terzago la degustazione con la partecipazione della Migliore Sommelier FISAR dell’anno 2021, Marta Ingegneri.

Chi era Luigi Veronelli?

Essere stato invitato a questa prestigiosa degustazione da parrte di FISAR Nazionale, è stata per me una esperienza assolutamente unica. I vini sono stati presi da un tesoro che il Veronelli ha donato alla prestigiosa Federazione con lo scopo di divulgare la cultura del vino.

Luigi Veronelli è stato uno dei più importanti critici gastronomici e divulgatori italiani del Novecento. Nato a Milano nel 1926, Veronelli ha dedicato gran parte della sua vita alla scoperta e alla promozione della cultura enogastronomica italiana.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, Veronelli ha iniziato a scrivere di vini e cibo su diverse testate giornalistiche, contribuendo a diffondere la cultura del vino e a far conoscere i produttori artigianali italiani. Nel 1965 ha fondato la rivista “Enogastronomia”, che è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati di cibo e vino.

Veronelli è stato anche uno dei primi critici gastronomici a promuovere l’agricoltura biologica e la sostenibilità ambientale, sostenendo la produzione di cibo e vino senza l’uso di pesticidi e altri prodotti chimici.

Tra le opere più importanti di Veronelli ci sono “Il vino al tempo degli dèi”, pubblicato nel 1970, e “L’opera completa del vino”, una guida completa sui vini italiani pubblicata nel 1984.

Luigi Veronelli è scomparso nel 2004, ma il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile nella cultura gastronomica italiana, contribuendo a far conoscere e apprezzare i tesori del territorio italiano e a valorizzare la cultura del cibo e del vino di qualità.

La degustazione è stata presentata dal Presidente Nazionale Dott. Luigi Terzago che ha parlato del lascito di Luigi veronelli alla Federazione, e sono intervenuti:

Patrizia Loiola – Consigliere Nazionale e Responsabile comunicazione fisar

Giancarlo Gariglio – Curatore Nazionale della Guida Slow Wine

Marta Ingegneri – Miglior Sommelier FISAR 2021

Luisella Rubin – Coordinatrice Nazionale FISAR IN ROSA E organizzatrice.

Vini di grande pregio con molti anni di invecchiamento ma ben conservati…addirittura una bottiglia aveva i miei anni (indovina quale). Nonostante ciò, nella maggior parte dei campioni era ancora percettibile una buona freschezza e li ho trovati decisamente interessanti e didattici. Ovviamente le note salienti erano quelle ossidative, il caffè e the, frutta sotto spirito, fichi essiccati e legno laccato, anche se in bocca si avvertiva una discreta morbidezza.

Nello specifico, abbiamo provato:

  • Bellemont Wagen Pinot Nero 1967 – Schloss Kehlburg (Trentino Alto Adige)
  • Grumello 1969 – Azienda Francesco Trippi (Lombardia)
  • Rosso Montericco 1971 – Azienda Agr. Le Ragose (Veneto)
  • Nebbiolo D’Alba 1971 – Az. Agr. Renato Rabezzana (Piemonte)
  • Brunello di Montalcino 1975 – Fattoria dei Barbi (Toscana)
  • Merlot Collio 1987 – Az. Castello di Spessa (Friuli Venezia Giulia)

Doctor Wine

DW_3900

La guida “Alla scoperta dei vini biodinamici e biologici 2022” è stata presentata in collaborazione tra Doctor Wine e Natura Sì, il leader della spesa sostenibile. La guida, scritta da Daniele Cernilli, presenta una selezione di cantine, aziende agricole, ristoranti e strutture ricettive che rispettano i criteri BIO in tutta Italia. Si tratta della prima guida di questo tipo, dedicata a riconoscere i vini prodotti secondo metodi virtuosi che rispettano l’equilibrio tra l’uomo e la terra. Alla presentazione, oltre allo stesso Cernilli, è intervenuto Fausto Jori, CEO di Ecor Natura Sì. Questa guida rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione e nella promozione di un’agricoltura sostenibile e di prodotti di alta qualità, ottenuti con tecniche rispettose dell’ambiente.

Sono stato invitato alla presentazione della Guida di Daniele Cernilli, “Alla scoperta dei vini biodinamici e biologici 2022” scritta in collaborazione tra la redazione di Doctor Wine e Natura Si.

Si tratta della prima guida realizzata quale riconoscimento ai vini ottenuti con metodi produttivi virtuosi che mantengono un equilibrio tra l’uomo e la terra.

Alla presentazione oltre a Daniele Cernilli è intervenuto Fausto Jori, CEO di Ecor Natura Sì.

LE DONNE DEL VINO

L’Associazione Nazionale delle Donne del Vino, la cui Delegata Nazionale è Donatella Cinelli Colombini, una donna straordinaria che ho avuto la fortuna di conoscere. Una donna per cui nessuna sfida è impossibile, è una persona vulcanica, piena di energia che ha dato un grandissimo contributo allo sviluppo del turismo enogastronomico italiano con iniziative che ha intrapreso in Toscana, diffondendole in tutto il territorio nazionale.

Donatella Cinelli Colombini è una produttrice di vino e imprenditrice italiana, nota per aver promosso il ruolo delle donne nella viticoltura e nella produzione di vino in Italia.

Nata in una famiglia di viticoltori nella zona del Brunello di Montalcino, in Toscana, Donatella Cinelli Colombini ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia negli anni ’90. Nel 1998 ha fondato la sua azienda vinicola, la Fattoria del Colle, che produce vini di alta qualità a Montalcino e a Orcia.

Oltre ad essere una produttrice di vino di successo, Donatella Cinelli Colombini ha anche svolto un ruolo importante nella promozione della viticoltura femminile in Italia. Nel 1993 ha fondato la prima associazione italiana di donne produttrici di vino, la Donne del Vino, che si occupa di promuovere la presenza delle donne nel mondo del vino e di sostenere la produzione di vino di qualità.

Donatella Cinelli Colombini è stata anche una delle prime donne a essere nominata presidente di un consorzio di tutela vitivinicolo in Italia, assumendo la guida del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino nel 2000.

La sua attività di produttrice di vino e imprenditrice ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso premio “Donna dell’anno” nel 2016, assegnato dalla rivista italiana “Meridiani”.

Donatella Cinelli Colombini continua a svolgere un ruolo importante nella promozione del vino italiano di qualità e nella valorizzazione del ruolo delle donne nella viticoltura e nella produzione di vino.

La Delegazione del Lazio, della Associazione Nazionale delle Donne del Vino, sta facendo un lavoro encomiabile grazie al alvoro di tutte le donne che ne fanno parte che esprimono al massimo quelli che sono i compiti di istituto della Associazione che ha lo scopo di promuovere la figura della donna nel mondo del vino, migliorare la visibilità delle donne nel settore vitivinicolo e sostenere la produzione di vini di alta qualità.

IL LAZIO

IMG_3860

Casale della Ioria

Casale della Ioria è una cantina storica della zona del Cesanese del Piglio. I vigneti e la cantina sono vicino Piglio nella zona di Acuto e la Famiglia Perinelli è tra le famiglie fondatrici del Cesanese.

I vini di Casale della Ioria Sono vini di grande struttura e pregio.

Nella foto sono con Marina Perinelli, la “Regina” delle Donne del vino del Lazio. E’ una persona per cui nutro un grande stima e affetto.

Lo stand Casale della Ioria Nel Padiglione Lazio

Terenzi

Altra cantina storica del Cesanese si trova in località La Forma nel Comune di Serrone, in provincia di Frosinone.

Pina e Armando sono i figli di Giovanni Terenzi, l’uomo che ha fatto veramente grande il vitigno Cesanese

Il vino Cesanese del Piglio DOC: la sfida di Giovanni per rilanciare l’agricoltura locale

Negli anni ’90, il settore agricolo, soprattutto quello vitivinicolo, era in forte crisi. Tuttavia, la testardaggine del Sig. Giovanni lo portò ad accettare una sfida: rilanciare il prodotto di punta della sua terra, il vino rosso Cesanese del Piglio DOCG.

Il primo passo fu il recupero dei vecchi vigneti della famiglia, appartenuti al nonno. In seguito, Giovanni selezionò il vitigno Cesanese d’affile, al fine di poterlo reimpiantare nei nuovi vigneti. Con l’aiuto di un amico agronomo e di un enologo, Giovanni coinvolse tutta la sua famiglia in questa “sfida”, con l’obiettivo di far conoscere il vino del Piglio in tutto il mondo, se necessario.

Grazie alla loro passione e dedizione, il vino Cesanese del Piglio DOC riprese vita. La sua qualità superiore rispetto ad altri vini locali non passò inosservata e presto attirò l’attenzione degli appassionati di tutto il mondo.

Oggi, il vino Cesanese del Piglio DOC è un prodotto di grande prestigio, con un gusto unico e inconfondibile. La storia di Giovanni e della sua famiglia dimostra che anche in periodi di crisi, con il giusto impegno e la passione giusta, si possono raggiungere grandi traguardi.

IMG_4022
Lo stand Terenzi
IMG_4023

Cincinnato

Cincinnato è una grande realtà vitivinicola laziale. A Cori in provincia di latina, la culla del Bellone e del nero Buono. Qui le particolari condizioni pedoclimatiche favoriscono la crecita di vitigni autoctoni laziali. Un azienda cooperativa con più di 110 soci che sono coordinati dallo staff di Cincinnato che adotta protocolli rigorosi che gli consentono di avere una produzione di assoluta qualità. Rappresenta una delle eccellenze del Lazio con una gamma di vini che soddisfa qualsiasi abbinamento.

IMG_3953

L’Avventura

Stefano Matturro e Gabriella Grassi hanno deciso di trasformare il loro sogno in realtà e creare “L’Avventura produttori di felicità”, acquistando 3,5 ettari di terra nella Ciociaria. La loro passione per il vino e le radici di Stefano nel Lazio li ha spinti ad esaltare il vitigno autoctono per eccellenza della regione, il Cesanese, e altre chicche locali come la Passerina IGT. Oltre ai vigneti a Piglio, hanno aggiunto nuovi terreni nei Comuni di La Forma e Gavignano nel 2016. Inoltre, un uliveto di circa 120 piante ha permesso la produzione di un olio extravergine di oliva di alta qualità. L’Avventura è un luogo in cui la passione, la cura e la dedizione sono al centro della produzione di vino e olio, per creare prodotti di altissima qualità. Sono felici di condividere la loro avventura con tutti i loro clienti, offrendo degustazioni, visite ai vigneti e alle cantine.

Alessia Consoli

La storia della casa Vinicola Consoli è la storia di una famiglia con una grande passione per il vino e una forte attenzione alle proprie radici. Fondata nel lontano 1920 da Sante Consoli, oggi rappresenta una presenza affermata e riconosciuta nel mondo enologico.

Quattro generazioni di tradizione vitivinicola sono alla base di un’azienda eclettica e dinamica, con un forte legame con il proprio territorio di origine, Olevano Romano. L’amore per la terra, la ricerca della bellezza e della genuinità, ma anche il senso del dovere e del sacrificio, necessari per garantire la massima qualità e un servizio efficiente, sono sempre stati valori fondamentali per la famiglia Consoli.

Oggi, grazie alla passione e all’esperienza trasmessa di generazione in generazione, lAlessia Consoli continua a produrre vini di alta qualità, che rappresentano un’autentica espressione del territorio laziale.

Molte linee di vini prodotte da Consoli e tutte di grande qualità e pregio. Nuova la linea ROMA che strizza l’occhio agli aquirenti di tutto il mondo.

VIGNAIOLI IN GROTTAFERRATA

Cantina Emanuele Ranchella, Villa Cavalletti, Agricoltura Capodarco, La Torretta e Gabriele Magno.

Vignaioli in Grottaferrata: una passione per il territorio e la cultura enologica

L’associazione “Vignaioli in Grottaferrata” è il risultato della forte unione di sei vignaioli e produttori legati dalla passione per il territorio di Grottaferrata e per l’enologia. Il loro obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dei vini del territorio, considerati un elemento essenziale alla proposta turistica italiana.

Grottaferrata è un territorio speciale, baciato dal sole e dall’aria pura, ma soprattutto ricco di una terra feconda e generosa che offre gli elementi essenziali e preziosi per produrre vini di pregio dalle diverse sfumature. I vini prodotti dai Vignaioli in Grottaferrata sono caratterizzati da profumi, sentori e caratteri sorprendenti e vari.

Ma l’associazione non si ferma solo alla promozione dell’enologia del territorio. Si prefigge anche obiettivi primari come la promozione di iniziative inerenti all’economia circolare, la valorizzazione della sostenibilità in agricoltura e il sostegno del settore vitivinicolo nella delicata gestione dei cambiamenti climatici.

Inoltre, l’associazione si impegna anche in attività con finalità di solidarietà sociale, di beneficenza e nel settore culturale.

Il loro impegno non è solo per produrre vini di qualità, ma anche per valorizzare e preservare il territorio di Grottaferrata e la cultura enologica italiana. Se sei un appassionato di vino e vuoi scoprire i sapori autentici del territorio, non puoi perderti i vini dei Vignaioli in Grottaferrata.

Barbara Tamburini, la donna dietro i grandi vini.

La vita è fatta di incontri, alcuni casuali, altri voluti. E da una conoscenza casuale su instagram, si è trasformata in un incontro fortemente voluto in cui ho conosciuto Barbara Tamburini, una enologa di grande successo che ha saputo conquistarmi con il suo sorriso e la sua simpatia. Ma Barbara è molto di più di una donna solare, è una professionista eccezionale che ha dedicato la sua vita al mondo del vino.

Ho avuto modo di incontrarla al Vinitaly, dove mi ha accolto con grande gentilezza e mi ha raccontato la sua vita enologica. Ma c’è un particolare che ha catturato la mia attenzione, il logo dell’Aeronautica Militare che campeggiava su ogni capo di abbigliamento da lei indossato. E così ho deciso di approfondire la sua storia.

Barbara, infatti, è la quinta donna ad aver volato su un MB-339 PAN, il velivolo delle Frecce Tricolori. Quando lo racconta ancora le brillano gli occhi. Il resto lo scoprirete nell’articolo che sto per pubblicare su di lei.

Oggi Barbara è una delle enologhe più apprezzate d’Italia, con numerosi premi e riconoscimenti alle spalle. Ma la sua vera forza sta nella sua determinazione e nella sua voglia di imparare sempre di più. Ha studiato in diverse scuole enologiche, in Italia e all’estero, e ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi del vino.

Ma la cosa che colpisce di più di Barbara è la sua umanità. Ha sempre un sorriso per tutti, è disponibile e pronta a confrontarsi con chiunque con grande umiltà e rispetto per il prossimo. E questa è la sua vera ricchezza, quella che le permette di fare grandi vini e di essere amata da chiunque la incontri.

Ho avuto modo di degustare i vini della Cantina Gualdo del Re, dove Barbara lavora come enologa, e posso dire che sono veramente eccezionali. Ogni bottiglia racconta una storia, quella di una donna che ha saputo trasformare la sua passione in un lavoro di successo.

In un mondo in cui sembra che tutto sia fatto solo di apparenze, incontrare una persona come Barbara è una vera boccata d’aria fresca. Una donna autentica, che vive per la sua passione e per il suo lavoro, e che sa trasmettere la sua energia a chiunque la incontri. E io sono felice di averla incontrata, di averla conosciuta e di averla potuta raccontare ai miei lettori.

Barbara Tamburini

In conclusione, Vinitaly 2022 è stato un evento memorabile che ha offerto ai visitatori un’occasione unica per scoprire e conoscere il mondo del vino italiano. La manifestazione ha riunito produttori di vino di tutto il mondo e ha fornito una piattaforma di dialogo e di scambio di idee e conoscenze sul futuro del settore. Inoltre, ha offerto un’esperienza indimenticabile per i visitatori, che hanno avuto l’opportunità di degustare e acquistare alcuni dei vini più rinomati e premiati d’Italia.
Un altro importante aspetto di Vinitaly 2022 è stato l’enfasi sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale. La manifestazione ha promosso pratiche enologiche sostenibili e responsabili, sottolineando l’importanza di preservare le tradizioni enologiche italiane per le future generazioni.
Infine, Vinitaly 2022 ha rappresentato un momento di rinascita per il settore del vino italiano, che ha sofferto a causa della pandemia. La manifestazione ha dimostrato che il settore è forte e resiliente, e che gli appassionati e i professionisti del vino sono pronti a celebrare e a condividere la bellezza e la diversità del mondo del vino italiano.
In sintesi, Vinitaly 2022 è stato un evento straordinario che ha offerto un’occasione unica per esplorare e celebrare il mondo del vino italiano. Siamo già emozionati all’idea di vedere cosa ci riserva il prossimo Vinitaly.

Merano Wine Festival 2022

0

31° Merano WineFestival, cinque giornate raccontate live dai più importanti Media Partners del settore, tra cui quest’anno anche io ho avuto il privilegio di partecipare.


 
Dal 4 all’8 novembre la kermesse meranese mette in scena l’eccellenza e l’eleganza di tutto il mondo enogastronomico. Ospiti Media Partners che racconteranno e condivideranno l’evento attraverso aggiornamenti, approfondimenti e collegamenti diretti da Merano tra stampa, web e radio.

Per la prima volta partecipo al Merano Wine Festival (MWF). Uno degli eventi che mi ero prefissato di non perdere e finalmente quest’anno sono riuscito a partecipare. Differente da altri eventi, il MWF mi è piaciuto particolarmente per l’impeccabile organizzazione, rodata da 30 anni di edizioni, per l’atmosfera che si respira e per la democratica distribuzione dei banchi d’assaggio;  non si assiste alla presenza di stand che somigliano a cattedrali del vino, in contrapposizione con banchi più piccoli come avviene in altre occasioni. Dalle grandi alle piccole aziende, tutti hanno uno spazio più o meno uguale per esporre i propri vini.

La mia esperienza inizia con la visita della Sala Stampa situata al primo piano della Birreria FORST, proprio di fronte l’ingresso del Kurhaus. Un ambiente accogliente ed elegante dove ho ricevuto il PASS e la Guida al Merano Wine Festival 

IMG_9047

Ho avuto la fortuna e il grande piacere di conoscere il Patron del Merano Wine Festival, Helmut Köcher, l’uomo che ha reso possibile un sogno, portando a Merano uno dei più importanti avvenimenti enologici al mondo. In occasione della serata di inaugurazione, presso il Teatro Puccini, Köcher ha premiato, le migliori eccellenze nelle categorie vini, food, spirits e beer., con il più alto riconoscimento della sua guida, The Wine Hunter Award.

Come una pietra preziosa  incastonata tra le montagne, Merano è una cittadina raffinata ed elegante. Al mio arrivo ho trovato spolverate di bianco candido della prima neve di stagione. Una città che ricorda i film della Principessa Sissi. 
Altrettanto bello è questo evento che si distingue da tutti gli altri, proprio per il luogo in cui si svolge e le location scelte per l’evento. 
A iniziare dall’edificio più importante a Merano dove si svolgono concerti, convegni, manifestazioni culturali e molti altri eventi di prestigio.

Il corpo principale dell’evento è situato appunto nel famoso Kurhaus di Merano, un magnifico palazzo costruito insieme al Teatro Puccini in stile Liberty, nel 1874, poi ristrutturato e ampliato tra il 1912 e 1914.

All’interno si trova un elegante Foyer con una maestosa scalinata, il sontuoso salone Kursaal con il soffitto affrescato e ornamenti in stile Liberty, la Rotonda e la galleria. Altre numerose sale conferenza e sale espositive, così come il Pavillon des Fleurs e la Sala degli Specchi nella vecchia ala, completano questo edificio unico nel suo genere. 

Adiacente al Kurhaus è stata allestita una tensostruttura per eventi con esso comunicante, dove espongono i produttori del settore food, spirits e beer, oltre che alcuni Consorzi. Tra essi il Consorzio Roma D.O.C. presente con tutte le circa 80 aziende della filiera aderenti e tra queste erano presenti, oltre al Presidente Tullio Galassini, Alessia Lulli della Cantina Parvus Ager e Dario David della Cantina Terre del Vejo. Presente anche l’Agenzia MG LOGOS in qualità di Ufficio Stampa del Consorzio.

Tra le personalità presenti, il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida..Il monistro ha sottolineato la grande importanza che il settore vitivinicolo italiano ha per l’economia del paese Italiae l’obbiettivo di tutelare le eccellenze italiane del vino mettendo al centro i produttori e le piccole e medie aziende italiane. Non sono mancati approfondimenti e riflessioni sul delicato tema “alcol e salute” anche in vista delle nuove regole dettate dall’Unione Europea dove vedremo protagonisti i “vini dealcolizzati” e i “vini parzialmente dealcolizzati”.

Numerosi eventi nell’evento e masterclass hanno interessato i vari ambienti dedicati, come il bellissimo Teatro Puccini in cui si sono svolti incontri importanti e premiazioni, e l’elegante Hotel Terme di Merano dove ho potuto assistere alla premiazione della Guida I Vini del Cuore.

Organizzato da Olga Schiaffino in collaborazione con le blogger Claudia Riva di Sanseverino e Clara Maria Iachini e altri bloggers che hanno contribuito alla realizzazione di questa guida unica nel suo genere. Infatti, al contrario delle altre guide sui vini, questa è la prima Guida “social” realizzata cioè esclusivamente da wine bloggers che hanno indicato un vino del cuore all’insaputa del produttore. Quindi un volume scritto veramente con la passione di chi racconta su i social i vini parlando del suo calice preferito. Una bellissima iniziativa che ha riscosso grande successo e che spero si potrà ripetere in futuro con una nuova edizione in cui mi candiderò. Io ho già il mio vino del cuore e voi?

Al Teatro Puccini ho assistito all’incontro il cui tema era l’acqua. Molti si chiederanno cosa c’entra l’acqua in un contesto come il MWF. Ebbene l’acqua ovviamente è vita, senza acqua la vite andrebbe incontro alla morte, ma il tema principale era la sostenibilità idrica in una era in cui il surriscaldamento globale porta conseguenze di drammatica attualità come la siccità. L’acqua come bene e patrimonio dell’umanità che deve essere preservata dallo spreco e dall’inquinamento.

È possibile utilizzare l’acqua in modo sostenibile? Questa è la domanda a cui hanno risposto numerosi esponenti di rilievo legati al mondo del vino, tra i quali il Presidente del Consorzio Tutela ROMA DOC, Tullio Galassini, la giornalista di Vino.TV Chiara Giannotti, Cavaliere Antonio Morabito (UNESCO Verona), Avv. Paolo Cinis Sindaco di Pietragalla (PZ), Sergio Capalbo, Emanuele Cottacchis, Alessandro Ramella Executive Chef Hotel Excelsior Venezia Lido Resort.

Acqua Dolomia Sponsor del Merano Wine Festival

Il Merano Wine Festival è stato anche una bella occasione per incontrare amici produttori e bloggers.

Tra i produttori premiati dalla guida Wine Hunter, ho incontrato Pina Terenzi e il fratello Armando della Cantina Vini Giovanni Terenzi, è la giornalista di Repubblica, oltre che redattrice di Excellence Magazine e Delegata delle Donne del Vino Delegazione Lazio Emanuela Zennaro.

Ci si sente a proprio agio nel provare i vini di ogni produttore, dai piccoli a quelli che hanno fatto grande il vino italiano, con eccellenze nazionali e straniere.

11° Mercato dei vini dei Vignaioli Indipendenti

0

Piacenza Expo 26/27/28 novembre 2022

COMUNICATO STAMPA

TORNA ED ESPLODE A PIACENZA

IL MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI

La manifestazione targata FIVI e Piacenza Expo, giunta all’11a edizione e ormai fondamentale appuntamento per appassionati e operatori. Dal 26 al 28 novembre 2022 a Piacenza Expo oltre 850 Vignaioli Indipendenti, per la prima volta disposti su tutti i tre i padiglioni della fiera.
Firma d’eccezione, quella del maestro dell’illustrazione Guido Scarabottolo, sul Manifesto di un’edizione che si preannuncia da record.

IMG_7071


L’appuntamento per l’undicesima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti è fissato per i prossimi 26, 27 e 28 novembre 2022 a Piacenza, grazie alla rinnovata collaborazione tra FIVI e Piacenza Expo. Dopo il grande successo ottenuto nel 2021, con 20mila ingressi e più di 670 espositori, quest’anno il Mercato torna ed esplode letteralmente registrando la partecipazione di oltre 850 Vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane. Per ospitare tutte le aziende iscritte al Mercato e il pubblico che da anni affolla la manifestazione, quest’anno saranno ben tre i padiglioni dedicati al vino, dove si potranno conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini frutto del lavoro e della passione delle Vignaiole e dei Vignaioli FIVI. Una tensostruttura dedicata accoglierà infine l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro proposte.

IMG_7073

Dopo il successo delle ultime due edizioni, viene confermata la giornata del lunedì, in aggiunta al tradizionale weekend, con un occhio di riguardo quindi per operatori e professionisti del settore.

A disegnare il manifesto dell’edizione – ulteriore bella novità grazie alla collaborazione con Corraini Edizioni – il maestro Guido Scarabottolo, illustratore e grafico dalla personalità e dal tratto che ben rispondono alla natura della FIVI, e che ha lavorato per i principali editori italiani, collaborato con la RAI, con agenzie di pubblicità e riviste nazionali e internazionali. Alla domanda sul suo lavoro Scarabottolo, con la flemma e il sorriso che lo contraddistinguono, dice: “Spiegare i disegni è vietato. Sarebbe come spiegare una barzelletta: dopo non c’è più gusto. E poi il bello dei disegni è la loro ambiguità, o meglio, la loro possibilità di piegarsi a letture diverse e anche divergenti. Così chi li guarda, praticamente, ne diventa coautore. Su questo manifesto posso solo dire che facendolo pensavo alle vigne, all’indipendenza, alla convivenza, all’allegria e anche alla pace”.

La collaborazione con Guido Scarabottolo è uno dei segni tangibili di cosa sono e di cosa voglio raccontare i Vignaioli indipendenti” dice Lorenzo Cesconi, presidente FIVI. “Qualità, originalità, professionalità: e, prima di tutto, amore per il proprio lavoro, amore per le cose fatte bene, eseguite con passione e cura artigiana. Noi nei nostri vigneti e nelle nostre cantine, coi nostri vini; Scarabottolo nel suo studio, con le sue illustrazioni. L’esito è lo stesso: cose belle, fatte bene, che parlano di un’Italia che guarda con gioia al futuro, con i piedi ben saldi nella propria tradizione”.

Soddisfatta anche Piacenza Expo come dichiarato dal suo Amministratore Unico, Giuseppe Cavalli: “Prosegue il percorso di crescita della manifestazione che ci ha visto attori protagonisti già dalle prime fasi condividendo i progetti della Federazione. Per Piacenza e il suo territorio si tratta di un evento consolidato e di grande visibilità”.

I biglietti d’ingresso da oggi sono disponibili in prevendita sul sito www.mercatodeivini.it al costo di 25 euro: acquistare il biglietto online significa non solo risparmiare (il biglietto acquistato direttamente in fiera costerà 30 euro) ma soprattutto garantirsi l’ingresso per una manifestazione che richiama ogni anno un interesse sempre crescente.

11° Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

Data: sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 novembre 2022
Luogo: PiacenzaExpo – Via Tirotti, 11 – Piacenza
Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00, lunedì dalle 11.00 alle 17.00
Parcheggio: gratuito
Acquisto biglietti via Vivaticket: https://bit.ly/3C19BQA
Ingresso giornaliero: in fiera € 30 (2 gg € 50); online € 25 (2 gg € 40) comprensivo di bicchiere. Ingresso ridotto: € 20 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV – AIES – ASPI – ASSOSOMMELIER e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso). Info utili: 800 i carrelli disponibili per gli acquisti
Per info su riduzioni per gruppi: telefonare a 0523/602711 o scrivere a mercatodeivini@fivi.it
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.

Ufficio Stampa FIVI

Axelle Brown Videau | 338 7848516 | axelle@origamiconsulting.it

Alberto wine lover

Life Of Wine 2022


Hotel Villa Pamphili
Roma
23 ottobre 2022

Uno degli eventi più interessanti dell’anno è il Life Of Wine. Lo trovo particolarmente bello perché partecipano molte aziende interessanti da tutto il territorio nazionale e ognuna porta in degustazione le vecchie annate dei loro vini più rappresentativi che propongono in verticali da non perdere assolutamente. Mi piace come è organizzato e ogni anno è la conferma del livello qualitativo di questo incontro.

A seguito l’elenco delle aziende partecipanti a questa edizione 2022:

AGRIPUNICA
Santadi (SU) | Sardegna
Montessu Isola dei Nuraghi Igt
2014, 2016 e 2019
Barrua Isola dei Nuraghi Igt
2010 e 2018
Samas Isola dei Nuraghi Igt
2021

ALOVINI
Genzano di Lucania (PZ) | Basilicata
Alvolo Aglianico del Vulture Doc
2008, 2012, 2015 e 2019

Cabánico Rosso Basilicata Igt
2019
Le Ralle Greco Basilicata Igt
2021


AMARANO
Montemarano (AV) | Campania
Principe Lagonessa Taurasi Docg
2006, 2009 e 2011

Principe Lagonessa Taurasi Riserva Docg
2013
Lucinda Coda di Volpe Irpinia Igt
2016, 2018 e 2020
Cardenio Greco di Tufo Docg
2009, 2012 e 2018
Dulcinea Fiano di Avellino Docg
2015 e 2018

ANTONELLI SAN MARCO
Montefalco (PG) | Umbria
Montefalco Sagrantino Docg
2005, 2006 e 2016

Montefalco Sagrantino Passito Docg
2006

ARILLO IN TERRABIANCA
Radda in Chianti (SI) | Toscana

Campaccio Rosso Toscana Igt
2004, 2006 e 2019
Poggio Croce Chianti Classico Riserva Docg
2019
Sacello Chianti Classico Docg
2020
Bevobianco Bianco Toscana Igt
2020

BADIA A COLTIBUONO
Gaiole in Chianti (SI) | Toscana

Chianti Classico Riserva Docg
1978, 2010, 2012 e 2018


BEL COLLE
Verduno (CN) | Piemonte
Monvigliero Barolo Docg
2011, 2012, 2014 e 2018

BOCCADIGABBIA
Civitanova Marche (MC) | Marche
Le Grane Colli Maceratesi Ribona Doc
2015, 2016, 2017 e 2019

BOSCARELLI
Montepulciano (SI) | Toscana

Familiae Vin Santo di Montepulciano
 Doc
2003 e 2007
Familiae Occhio di Pernice
Vin Santo di Montepulciano Doc
2011

CAIAROSSA
Riparbella (PI) | Toscana

Aria di Caiarossa Rosso Toscana Igt
2013, 2016 e 2018

Pergolaia Rosso Toscana Igt
2018
Caiarossa Rosso Toscana Igt
2018
Caiarossa Bianco Toscana Igt
2020

CAMELI IRENE
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Castorano (AP) | Marche

Red Marche Rosso Igt
2018 e 2019


CANTINA DI PRISCO
Fontanarosa (AV) | Campania

Taurasi Docg
2005, 2008, 2010, 2012, 2015 e 2017
Greco di Tufo Docg
2018 e 2020
Irpinia Campi Taurasini
2015, 2017 e 2019

CANTINA KALTERN
Caldaro (BZ) | Alto Adige
Quintessenz Pinot Bianco Alto Adige Doc
2016, 2018 e 2020
Quintessenz Kalterersee
Classico Superiore Alto Adige Doc
2016, 2018 e 202
1
Stern Sauvignon Alto Adige Doc
2014, 2016 e 2021


CANTINA NOFRINI
(gruppo TRASIMENO GAMAY DOC)
Magione (PG) | Umbria
Rosso Principe Trasimeno Gamay Doc
2020


CANTINA SANTADI
Santadi (SU) | Sardegna
Terre Brune Carignano del Sulcis Superiore Doc
2007, 2014, 2016 e 2018
Rocca Rubia Carignano del Sulcis Doc
2019
Noras Cannonau di Sardegna Doc
2019
Pedraia Nuragus di Cagliari Doc
2021
Villa di Chiesa Valli di Porto Pino Igt
2020
Festa Noria Vino Liquoroso


CANTINE DEI
Montepulciano (SI) | Toscana

Bossona Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg
2008, 2010, 2012 e 2016
Madonna della Querce
Vino Nobile di Montepulciano Docg
2017
Vino Nobile di Montepulciano Docg
2019
Sancta Chatarina Rosso Toscana Igt
2015
Rosso di Montepulciano Doc
2021
Martiena Bianco Toscana Igt
2021

Rosa Rosato Toscano Igt
2021

CANTINE DEL NOTAIO
Rionero in Vulture (PZ) | Basilicata
La Firma Aglianico del Vulture Docg
2011 e 2013

La Firma Aglianico del Vulture Doc
2016

CANTINE DI ORGOSOLO
Orgosolo (NU) | Sardegna
Soroi Cannonau di Sardegna Classico Doc
2016, 2018 e 2019
Urùlu Cannonau di Sardegna Doc
2016, 2018, 2020 e 2021
Luna Vona Cannonau di Sardegna Doc
2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021

Neale Cannonau di Sardegna Doc
2017, 2018 e 2019


CANTINE MARISA CUOMO
Furore (SA) | Campania
Fiorduva Furore Bianco Costa d’Amalfi Doc
2018, 2019 e 2020

Costa d’Amalfi Furore Rosso Riserva Doc
2018
Costa d’Amalfi Ravello Rosso Riserva Doc
2018

CANTINE NERI
(Gruppo ORV – Oltre le Radici della Vite)
Orvieto (TR) | Umbria
Cà Viti Orvieto Classico Superiore Doc
2014, 2019 e 2021


CANTINE POLVANERA
Gioia del Colle (BA) | Puglia
Polvanera 16 Primitivo Gioia del Colle Doc
2008, 2011, 2013 e 2017


CAPANNELLE
Gaiole in Chianti (SI) | Toscana
Chardonnay Toscana Igt

2012, 2016 e 2019
Chianti Classico Gran Selezione Docg
2016
Solare Toscana Igt
2017

CAPEZZANA
Carmignano (PO) | Toscana

Ghiaie della Furba Toscana Igt
1999, 2005, 2010 e 2019

CAPICHERA
Arzachena (OT) | Sardegna

Capichera Isola dei Nuraghi
 Igt
2017, 2018 e 2021

CASALE DEL GIGLIO
Le Ferriere (LT) | Lazio
Anthium Bellone Lazio Bianco Igt
2017 e 2021
Mater Matuta Lazio Rosso Igt
2013 e 2017

CLARA MARCELLI
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Castorano (AP) | Marche

Ruggine Marche Rosso Igt
2016

COLOGNOLE
Pontassieve (FI) | Toscana
Riserva del Don Chianti Rufina Riserva Docg
1993, 2001, 2009 e 2016

Quattro Chiacchiere a Oltrepoggio
Chardonnay Toscana Igt
1992, 1996, 2000 e 2019
Vigna Le Rogaie Chianti Rufina Docg
2015
Colognole Chianti Rufina Docg
2018
Le Lastre Toscana Igt
2018
Sinopie Chianti Superiore Docg
2020
Vindiunanotte Rosé Toscana Igt
2021

DIANETTI
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Carassai (AP) | Marche

Michelangelo Marche Rosso Igt
2017 e 2018


DUCA DELLA CORGNA
(gruppo TRASIMENO GAMAY DOC)
Castiglione del Lago (PG) | Umbria
Divina Villa Trasimeno Gamay Riserva Doc
2015, 2016 e 2018

ERSTE+NEUE
Caldaro (BZ) | Alto Adige
Puntay Pinot Bianco Alto Adige Doc
2007, 2013 e 2020
Puntay Sauvignon Alto Adige Doc
2009, 2011 e 2020
Puntay Pinot Nero Riserva Alto Adige Doc
2009, 2012 e 2020
Puntay Anthos Passito Bianco Alto Adige Igt
1999, 2010 e 201
5

FARAONE VINI
Giulianova (TE) | Abruzzo
Le Vigne Trebbiano d’Abruzzo Doc
2017, 2019 e 2021
Santa Maria dell’Arco
Montepulciano d’Abruzzo Docg
2007, 2012 e 2015

FATTORIA SELVAPIANA
Rufina (FI) | Toscana
Vigneto Bucerchiale Chianti Rufina Riserva Docg
2009, 2010, 2012, 2013 e 2019
Vigneto Erchi Chianti Rufina Riserva Docg
2016, 2017, 2018 e 2019

FATTORIA VARRAMISTA
Montopoli Val d’Arno (PI) | Toscana
Varramista Toscana Igt
2003, 2005, 2012, 2015 e 2016

Frasca Terre di Pisa Rosso Doc
2017, 2018
 e 2019

FATTORIA ZERBINA
Faenza (RA) | Emilia Romagna
Pietramora Romagna Sangiovese
Riserva Marzeno Doc
2007, 2015 e 2016

Scacco Matto Romagna Albana Passito Docg
2009, 2015 e 2018
Bianco di Ceparano 

Romagna Albana Secco Docg
2021
Tergeno Ravenna Bianco Igt
2021
Poggio Vicchio Romagna Sangiovese 

Superiore Marzeno Doc
2021


FONTANA CANDIDA
Monte Porzio Catone (RM) | Lazio
Luna Mater Frascati Superiore Riserva Docg
2012, 2016 e 2018
Luna Mater Frascati Superiore Docg
2008

GROSJEAN VINS
Quart (AO) | Valle d’Aosta

Petite Arvine Vigne Rovettaz Valle D’Aosta Doc
2019, 2020 e 2021
Pinot Noir Vigne Tzeriat Valle D’Aosta Doc
2016, 2018 e 2020
Pinot Noir Valle D’Aosta Doc
2021

Fumin Vigne Rovettaz Valle D’Aosta Doc
2020

IL BORRO
San Giustino Valdarno (AR) | Toscana
Il Borro Toscana Igt

2007, 2010, 2012 e 2018

IL COLOMBAIO DI SANTA CHIARA
San Gimignano (SI) | Toscana
Campo della Pieve 

Vernaccia di San Gimignano Docg
2010, 2014 e 2020


IL MOLINACCIO
Montepulciano (SI) | Toscana

La Spinosa Vino Nobile di Montepulciano Docg
2015, 2017, 2018 e 2019
La Poiana Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg
2016
La Duemiladiciassette 
Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg
2017
Il Golo Rosso di Montepulciano Doc
2021


IL POGGIO
(gruppo TRASIMENO GAMAY DOC)
Castiglione del Lago (PG) | Umbria
Legamè Trasimeno Gamay Doc
2016


LA STRADINA
Gattinara (VC) | Piemonte
Rusèt Gattinara Docg

2011, 2015, 2016 e 2018
Balòs Gattinara Docg
2018
Rusèt Gattinara Riserva Docg
201
7

LAMOLE DI LAMOLE
Greve in Chianti (FI) | Toscana
Lareale Chianti Classico Riserva Docg

2009, 2012, 2015 e 2018

LE CANIETTE
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Ripatransone (AP) | Marche

Cinabro Marche Rosso Igp
2015 e 2017

LETRARI
Rovereto (TN) | Trentino
Brut Riserva Trentodoc

2006, 2010, 2013 e 2016

MADONNA DEL LATTE
(Gruppo ORV – Oltre le Radici della Vite)
Orvieto (TR) | Umbria
Orvieto Classico Superiore Doc
2019, 2020 e 2021


MADREVITE
(gruppo TRASIMENO GAMAY DOC)
Castiglione del Lago (PG) | Umbria
C’OSA Trasimeno Gamay Riserva Doc
2017, 2018 e 2019


MARCHESI DI BAROLO
Barolo (CN) | Piemonte
Sarmassa Barolo Docg
2007, 2012 e 2017
Peiragal Barbera d’Alba Doc
2020
Bric Amel Bianco Langhe Doc
2019

MARIA LETIZIA ALLEVI
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Castorano (AP) | Marche

Arsi Marche Rosso Igt
2017 e 2018

MONTECAPPONE
Jesi (AN) | Marche
Utopia Verdicchio dei Castelli di Jesi
Classico Riserva Docg
2015, 2018 e 2019

MONTESPADA
Trinità d’Agultu e Vignola (SS) | Sardegna

Caregnan Isola dei Nuraghi Igt
2017, 2018 e 2020
Vecchia Costa Vermentino di Sardegna Doc
2021
Sabbialuce Vermentino di Gallura Doc
2021
Sole di Sardegna Vermentino di Gallura Superiore Doc
2020
Damanera Caregnan Isola dei Nuraghi Igt
2020
Cannonau di Sardegna Riserva Doc
2017
Horus Moscato Passito
2018

(oltre a selezione etichette cantina veneta)

PALAZZONE
(Gruppo ORV – Oltre le Radici della Vite)
Orvieto (TR) | Umbria

Terre Vineate Orvieto Classico Superiore Doc
2010, 2013 e 2021

PANTALEONE
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Colonnata Alta (AP) | Marche

La Ribalta Marche Rosso Igt
2016 e 2018


PIANTA GROSSA
Donnas (AO) | Valle d’Aosta
Dessus Nebbiolo Vallée d’Aoste Doc

2015, 2018, 2019 e 2020

PIEVE DE’ PITTI
Terricciola (PI) | Toscana

Tribiana Trebbiano Toscana Igt
2010, 2012 e 2019

Moro di Pava Rosso Toscana Igt
2001 e 2008
Moro di Pava Chianti Riserva Docg
2015
Aprilante Vermentino Toscana Igt
2021
Cerretello Chianti Superiore Docg
2016
Appunto Merlot Toscana Igt

2016
Scopaiolo Syrah Toscana Igt
2019


PLONERHOF
Marlengo (BZ) | Alto Adige
Exclusiv Alto Adige Pinot Nero Riserva Doc
2016, 2017, 2018
 e 2019

PODERE CIONA
Gaiole in Chianti (SI) | Toscana
Chianti Classico Annata Docg
2017, 2018 e 2019
Chianti Classico Riserva Docg
2006, 2010, 2011 e 2015

PODERI SAN LAZZARO
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Offida (AP) | Marche

Pistò Marche Rosso Igt
2017 e 2019


PUCCIARELLA
(gruppo TRASIMENO GAMAY DOC)
Villa (PG) | Umbria
Trasimeno Gamay Doc
2020 e 2021

ROCCA DELLE MACIE
Castellina in Chianti (SI) | Toscana
Sergio Zingarelli Chianti Classico

Gran Selezione Docg
2010, 2016, 2017 e 2018


SALVATORE MOLETTIERI
Montemarano (AV) | Campania
Vigna Cinque Querce Taurasi Docg
2008, 2014 e 2015
Vigna Cinque Querce Taurasi Riserva Docg
2014
Renonno Taurasi Docg
2016
Ischa Piana Irpinia Aglianico Doc
2019

SAN PATRIGNANO
Coriano (RN) | Emilia Romagna
Montepirolo Colli Di Rimini Cabernet Sauvignon Doc

2013, 2015 e 2019
Avi Romagna Sangiovese Superiore Riserva Doc
2012, 2015, 2016 e 2019

Noi Colli di Rimini Rosso Doc
2019 e 2020


SANTA BARBARA
Barbara (AN) | Marche
Le Vaglie Verdicchio dei Castelli di Jesi
Classico Doc
2005, 2010 e 2015

Stefano Antonucci Verdicchio dei Castelli di Jesi
Classico Superiore Doc
2011, 2012 e 2013

SECONDO MARCO
Fumane di Valpolicella (VR) | Veneto
Amarone della Valpolicella Classico Docg
2010, 2011 e 2013


SERGIO MOTTURA
(Gruppo ORV – Oltre le Radici della Vite)
Civitella d’Agliano (VT) | Lazio
Tragugnano Orvieto Doc
2010, 2016 e 2021

TENUTA CERULLI SPINOZZI
Canzano (TE) | Abruzzo
Cortalto Pecorino Colli Aprutini Igt
2015, 2018, 2019 e 2020
Torre Migliori Montepulciano d’Abruzzo
Colline Teramane Docg
2010, 2013, 2015 e 2017


TENUTA DI FIORANO
Roma | Lazio
Fiorano Rosso
2003, 2012 e 2015


TENUTA LE VELETTE
(Gruppo ORV – Oltre le Radici della Vite)

Orvieto (TR) | Umbria
Lunato Orvieto Classico Superiore Doc
2014, 2018 e 2021

TERENZUOLA
Fosdinovo (MS) | Toscana
Fosso di Corsano Vermentino Colli di Luni Doc
2018, 2020 e 2021

Permano Vermentino Bianco Costa Toscana Igt
20
20
Forma Alta Vermentino Nero Toscana Igt
2017
Vermentino Nero Toscana Igt
20
21

TRAERTE – VADIAPERTI
Solofra (AV) | Campania
Aipierti Fiano di Avellino Docg

2014 e 2015
Torama Coda di Volpe Irpinia Doc
2015

VALTER MATTONI
(gruppo GRENACHE E ROSSI DEL PICENO)
Castorano (AP) | Marche

Rossomatò Marche Rosso Igt
2018


VENTOLAIO
Montalcino (SI) | Toscana

Brunello di Montalcino Docg
2010, 2015 e 2017


VILLA RAIANO
San Michele di Serino (AV) | Campania

Ventidue Fiano di Avellino Docg
2013, 2016 e 2019

VINCHIO VAGLIO
Vinchio (AT) | Piemonte
Vigne Vecchie Barbera d’Asti Superiore Docg
2000, 2006 e 2017
Sei Vigne Insynthesis Barbera d’Asti Superiore Docg
2004, 2006 e 2016
Vigne Vecchie 50° Barbera d’Asti Docg
2020
Laudana Nizza Docg
2019

Armonie senza tempo

Consorzio Tutela Lugana DOC

15 settembre 2022 – Villa Piccolomini Organizzato da Roberta Perna Enogastronomia

Intervista a Fabio Zenato, Presidente del Consorzio Tutela Lugana DOC


LUGANA DOC

ARMONIE SENZA TEMPO è l’evento organizzato da Roberta Perna e il Consorzio Tutela Lugana DOC a Villa Piccolomini il 15 settembre 2022. 

Il Presidente del Consorzio Fabio Zenato ha tenuto una Masterclass sui vini della Lugana insieme al Dottor Daniele Cernilli alla quale hanno partecipato esperti della comunicazione del vino, giornalisti e blogger.

La grande simpatia che contraddistingue sia Fabio Zenato che Daniele Cernilli, ha reso la degustazione piacevolmente interessante, descrivendo l’origine della zona dove si estendono i vigneti di questa denominazione a cui appartiene il vitigno Turbiana. La Lugana DOC si estende su un territorio di 2.500 ettari a sud del Lago di Garda interessando così la zona lombarda della Bassa Gardesana e che quella veneta, nasce il 21 luglio del 1967 tra le prime 10 DOC italiane e prima della Lombardia. La produzione del Turbiana, che è un antico vitigno resiliente, forse genitore dell’attuale Verdicchio, è una produzione di assoluta qualità che diventa eccellenza grazie alle circa 100 cantine che producono poco più di 27 milioni di bottiglie, una cifra di tutto rispetto, di cui circa il 70% viene esportato all’estero. la grande qualità è dovuta ai terreni di origine morenica, ovvero terreni composti in maggioranza da argille bianche che sono il risultato dell’azione di un antico ghiacciaio che ha dato origine al lago di Garda portando a valle i suoli da esso erosi.

Questo patrimonio geologico unito a un fattore pedoclimatico molto particolare dovuto alla vicinanza al più grande lago d’Italia, fa sì che il Lugana goda di un clima mite come quello mediterraneo. Il risultato sono vini di straordinaria freschezza e quindi longevità , di buona struttura, agrumati, vivaci e al tempo stesso sapidi.

Appartengono al Lugana DOC, il Classico, il Superiore e il Riserva, Spumante e Vendemmia Tardiva.

Ringrazio di cuore Roberta Perna per avermi permesso di partecipare a questa fantastica esperienza che mi ha arricchito molto.