A cura di Alberto Chiarenza
Siamo alle ore otto del mattino, l’aria frizzante accarezza l’autostrada del Sole, il traffico scorre fluido. La meta? Montepulciano, il borgo toscano situato in provincia di Siena, celebre in tutto il mondo per il suo Vino Nobile.
Intraprendiamo un viaggio attraverso le splendide colline senesi, immersi in un paesaggio dalle linee morbide e colori tenui. Montepulciano ci accoglie con la sua antica porta in pietra, pronta ad aprirsi su viuzze ripide e tortuose piene di negozi, bar e botteghe.
La meta finale è la Piazza Grande, dove il tempo sembra essersi fermato al Rinascimento. Qui, nel cuore del centro storico, si ergono imponenti palazzi con le cantine famose di Montepulciano, pronte ad accogliere turisti e appassionati di vino e a mostrare i propri tesori fatti di antiche botti riposte nei sotterranei.
Siamo rapiti dalla bellezza dei luoghi, ma il tempo è tiranno e dobbiamo muoverci. La Fortezza Medicea ci attende per l’Anteprima Nobile, un evento imperdibile per gli amanti del buon vino.
L’Anteprima Nobile è un’occasione unica per degustare il nuovo annata del Vino Nobile di Montepulciano, uno dei vini più pregiati della regione. L’evento si svolge ogni anno nel mese di febbraio e rappresenta il momento clou per gli addetti ai lavori e per gli appassionati, che si danno appuntamento per assaporare il nettare dei vigneti di Montepulciano.
La Fortezza Medicea si trasforma così in un tempio del gusto, dove i produttori locali mostrano al pubblico le loro eccellenze. E’ possibile degustare i vini di Montepulciano abbinati ai prodotti tipici del territorio, in un’esperienza sensoriale senza pari.
L’Anteprima Nobile è un evento che richiama un pubblico internazionale e rappresenta una vetrina importante per la promozione del Vino Nobile e del territorio circostante. Un successo che va oltre le aspettative, visto che ogni anno aumentano i partecipanti e la fama del Vino Nobile di Montepulciano.
Il Vino Nobile di Montepulciano è un vino rosso secco, prodotto con uve Sangiovese (qui chiamato Prugnolo Gentile) in purezza, con l’aggiunta di altre varietà locali. Il risultato è un vino intenso e complesso, che richiede un periodo di affinamento di almeno tre anni prima di poter essere immesso sul mercato.
L’evento si è svolto dal 18 al 20 febbraio, nella splendida cornice della Fortezza Medicea di Montepulciano (SI),. Erano presenti ben45 produttori con banchi di degustazione disposti su due piani. Fattore comune dell’evento: l’ assoluta qualità e tanta attenzione alla agricoltura sostenibile. Presenti molti marchi storici ma anche giovani produttori pronti a testimoniare come l’innovazione vada sempre di pari passo con la tradizione.
Non sono mancate sorprese e novità di degustazione, ma soprattutto molte le conferme con i marchi più prestigiosi e famosi della cittadina toscana. Vini eleganti in cui le caratteristiche del Sangiovese complesso e fruttato, con sentori di frutti di bosco, ciliegia, prugna, spezie e talvolta anche note floreali, l’hanno fatta da padrone. Al gusto secco e un tannino mai invadente ma ben gestito, con una buona acidità. I vini a base di Sangiovese possono avere anche note di legno, cioccolato, tabacco e spezie, quindi aromi terziari che si trovano nei vini affinati in legno. Poi un saldo di uve rosse tra Cannaiolo, Colorino, o ancora vitigni internazionali come Merlot, Syrah, Cabernet Franc o Cabernet Sauvignon. Vitigni che influiscono marginalmente sull’apporto di colore, estratto e aromi.
Le cantine che ho visitato sono state:
Contucci
Un particolare ringraziamento a Andrea Contucci per la disponibilità e per la cortesia che mi ha riservato durante la visita a Montepulciano.
Rosso di Montepulciano DOC
Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata e Riserva,Selezioni Pietra Rossa, Mulinvecchio e Palazzo Contucci
Cantina DEI
Rosso di Montepulciano DOC
Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata, Madonna della Querce, Riserva Bossona)
Vin Santo di Montepulciano DOC
IGT TOSCANA (Rosso Sancta Catharina, Bianco Martina, Rosa).
Poliziano
Rosso di Montepulciano, Nobile di Montepulciano DOCG Annata, Nobile di Montepulciano DOCG ASINONE, Nobile di Montepulciano DOCG LE CAGGIOLE
Il Molinaccio di Montepulciano
Rosso di Montepulciano IL GOLO
Nobile di Montepulciano DOCG LA SPINOSA
Nobile di Montepulciano DOCG Riserva LA POIANA
Nobile di Montepulciano DOCG Riserva LA DUEMILADICIASSETTE
LA BRACCESCA
Rosso di Montepulciano SABAZIO
Nobile di Montepulciano DOCG TOSCANA
Nobile di Montepulciano DOCG Riserva VIGNETO SANTA PIA
Il Macchione
Rosso di Montepulciano DOC 2021
Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Anteprima 2019, 2018 e 2017). Fermentazione in vasche di cemento poi affinamento per 30 mesi in legno.
Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva “Vidure” 2016.
GUIDOTTI
Rosso di Montepulciano DOC 2020
Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2020 e 2019
Boscarelli
Rosso di Montepulciano DOC Prugnolo
Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Annata, Riserva e Selezione Nocio dei Boscarelli)
Vin Santo (Occhio di Pernice) 50% Prugnolo Gentile e il restante 50% è suddiviso tra Trebbiano, Malvasia e Grechetto, che in questa zona viene chiamato “pulcinculo” per il puntino nero che è sull’acino.
L’appassimento avviene in parte in pianta e in parte su graticci di bambù. Dopo la vinificazione affina per 8…sì esatto, otto anni in barrique di rovere. Dopo gli otto anni la massa viene divisa parte in acciaio e parte in cemento per farlo riposare e sedimentare per tre anni per poi essere imbottigliato.
Fantastico!
Talosa
Rosso di Montepulciano D.O.C. Toscana, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana “Alboreto”
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana Riserva,
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana “Filai Lunghi”
IGT Toscana Rosso “Pietrose”
Chianti Colli Senesi D.O.C.G..
Vin Santo di Montepulciano D.O.C. Toscana, Vin Santo di Montepulciano D.O.C. Toscana
“Vignolo”
Grappa di Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Toscana
De Ricci
Rosso di Montepulciano D.O.C.
Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.
Vino Nobile di Montepulciano “SorAldo” D.O.C.G.
La storia del vino Nobile di Montepulciano è molto antica, risale all’epoca etrusca; furono i Romani a portare la cultura del vino nella regione. Il vino Nobile di Montepulciano ha iniziato ad acquisire importanza nel Rinascimento, quando era considerato un vino di prestigio consumato dalle classi nobili. Nel 1549, infatti, il poeta e letterato Poliziano lo menziona in una sua opera, definendolo “vino nobile”.
Nel XIX secolo divenne sempre più apprezzato in tutta Europa e ricevette numerosi riconoscimenti internazionali per la sua qualità.
Nel 1966, il vino ottenne la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) e nel 1980 fu promosso a DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il massimo riconoscimento della qualità del vino in Italia.
Negli ultimi decenni, grazie all’impegno di viticoltori e produttori, il vino Nobile di Montepulciano ha visto un rinnovato interesse da parte dei consumatori, diventando uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Oggi, la produzione del vino Nobile di Montepulciano è controllata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che tutela la denominazione e promuove la conoscenza del vino in tutto il mondo.
Anche il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha posto le basi per sottozone specifiche o UGA, ribattezzate “Pievi”, lungo i crinali delle quattro principali aree vocate a Nord, Sud, Est e Ovest. Veri e propri microclimi in cui ogni vignaiolo esprime la sua creatività e sapienza nel fare vini unici e non comparabili.
Montepulciano, dunque, è un luogo magico dove il Vino Nobile rappresenta il fiore all’occhiello di un territorio che offre un’infinità di esperienze. Oltre alla degustazione dei vini locali, è possibile visitare le numerose cantine e vigneti, partecipare a tour enogastronomici, scoprire la bellezza dei borghi circostanti e la ricchezza artistica della regione.
Montepulciano, infatti, è anche una città d’arte, con una lunga storia che risale al periodo etrusco e che ha lasciato tracce importanti nella città. Il centro storico è un tesoro di palazzi, chiese e musei che raccontano la storia della città e della sua gente.
Una bella esperienza degustativa insomma conclusa con una cena esclusiva insieme ai produttori dove, ovviamnete, non non è mancato l’abbinamento dei loro vini ai prodotti tipici locali tra cui gli apprezzatissimi i pici al ragù di cinghiale.