Il vino è passione, è armonia! Non è una semplice bevanda ma è qualcosa di più complesso che dà senso alle pietanze con cui si accompagna ma soprattutto è qualcosa che fa bene allo spirito e all’anima.
Ecco perchè è così piacevole per me parlare di vino che non potrei mai trascurare nessun aspetto che ad esso riconduce.
E questa armonia la ritroviamo negli abinamenti con il cibo e a sua volta a ogni vino dev’essere abinato il bicchiere giusto.
Inizierò a parlare dei recipienti in cui esso è conservato. Fin dalla sua nascita dal grappolo d’uva, questo prezioso liquido non fa che passare da un contenitore ad un altro. Si pensi ai silos in acciaio, alle botti o barrique, alle bottiglie (di tutto questo parlerò nei prossimi articoli), al bicchiere in cui sarà versato dopo dopo un periodo di affinamento più o meno lungo.In questo articolo voglio parlarvi proprio di questo importantissimo contenitore:“il bicchiere”.Perchè non un semplice bicchiere? Perchè ogni vino ha una sua storia, ha una struttura, un corpo e una complessità olfattiva dove la varietà di sentori deve risalire verso l’alto ed essere veicolato verso le narici di chi lo degusta esaltandone così le caratteristiche.
Sembrerà strano per alcuni che la forma di un bicchiere possa cambiare la percezione dei sapori e dei profumi, eppure un buon bicchiere fa la differenza. Ci sono bicchieri studiati per ogni tipologia di vino come si può vedere dall’illustrazione in alto.
Poiché mi piace così tanto parlare di vino, non posso trascurare i vari aspetti che riguardano il vino. Essendo un liquido deve essere contenuto in un recipiente e quindi dalla sua nascita, dopo essere stato estratto dall’uva, non fa che passare da un contenitore ad un altro. Pensate ai silos in acciaio, alle botti o barrique per poi finire nelle bottiglie (di tutto questo parlerò nei prossimi articoli) e, dopo un periodo di affinamento più o meno lungo sarà pronto per essere versato nel nostro bicchiere.
Ora la domanda è, quale bicchiere? Nell’immagine qui sotto potete vedere le principali tipologie di bicchiere utilizzati per il vino e pensate che negli anni, gli esperti hanno suggerito ai produttori, le peculiarità che devono avere, affinché ogni vino possa essere apprezzato al meglio e scegliere quello giusto è estremamente fondamentale.
Il primo fu Georg Riedel, il primo a studiare e realizzarea un prodotto fantastico in tal senso, pensato per la prima volta da Claus J Riedel (nona generazione). La creatività e il senso della forma dei Riedel, portarono alla creazione di un vetro ultra sottile che permette al vino di sviluppare il suo vero aroma. Lavorando a diretto contatto con suo padre, e quindi con una squadra di esperti vinificatori e collaboratori, Georg è stato un pioniere per lo sviluppo di bicchieri “in armonia con il vino” e specifici per singoli vigneti. Grazie a numerose innovazioni della tecnologia di produzione, Riedel è stato in grado di ampliare la gamma dei bicchieri “Sommelier Riedel” realizzati a mano. Il 1986 vede l’introduzione di un nuovo punto di riferimento nel mondo del vino, la serie Vinum, i primi bicchieri in finissimo cristallo soffiati a macchina e specifici per il vitigno. (n.d.r. www.riedel.com).
I vini possono essere, prima di tutto, bianchi, rosati o rossi. Inoltre possono essere fermi o mossi, oltre che di pronta beva, giovani o da invecchiamento. Ogni vino, soprattutto se di qualità, ha delle caratteristiche organolettiche da apprezzate e valorizzate; proprio al bicchiere è affidato il delicatissimo compito di esaltare al meglio l’espressione delle specifiche componenti aromatiche di ciascun vino, per un massimo piacere organolettico.
Albertowinelover