Quante emozioni concentrate in quattro giorni in cui Verona, città d’arte e cultura dal 2 al 5 aprile, ha ospitato il più grande evento del vino, Il Vinitaly 2023. Questa edizione, la 55ª, con la partecipazione di 93.000 espositori, tra cui 29.600 provenienti da 30 nazioni diverse. Un’occasione unica per gli appassionati del vino, ma anche per i produttori, i buyer e gli operatori del settore, per incontrarsi e confrontarsi sui nuovi trend e sulle sfide del mercato.
Il successo del Vinitaly 2023 è stato crescente e ha visto incontri importanti tra produttori e personaggi del mondo del vino, consolidando vecchi legami e creando nuove collaborazioni. Il quartiere fieristico di Verona si è trasformato in un’enorme enoteca, offrendo degustazioni, convegni e masterclass dove ho potuto incontrare, ascoltare e parlare con esperti del settore, come Gelasio Lovatelli d’Aragona, Federica Cecchi Winedesigner, Prof. Luigi Moio, Marco Simonit, Carola Agostini, Nello Gatti. Con grandi enologi come Barbara Tamburini, Maurilio Chioccia e Giuseppe Colopi.
Ma non solo: il Vinitaly 2023 ha dato anche l’opportunità di conoscere meglio il mercato internazionale, grazie alla presenza di operatori stranieri e di esperti del settore dell’export come Marco Facchini di China Link che ho potuto conoscere in una cena nella sontuosa Villa Mosconi Bertani, grazie a Alessia Lulli. Inoltre, è stata l’occasione per conoscere meglio le realtà vitivinicole di alcune regioni italiane, in particolare il Lazio, che sta facendo un lavoro encomiabile per proiettare l’enologia laziale ai massimi livelli qualitativi nazionali.
Tra i produttori incontrati durante il Vinitaly 2023 ci sono stati Giovanni Folonari e Andrea Contucci, rappresentanti di grandi e storiche cantine italiane, Enrico Pimazzoni di Sagrivit, un gruppo che racchiude tre grandi realtà vinicole, Rocca Bernarda, Villa Giustiniani e il Castello di Magione. Poi ho incontrato Alessia Lulli della Cantina Parvus Ager una nuova realtà vinicola sulla via Appia Antica e Francesca Pagnoncelli Falcieri, produttrice e Presidente del Consorzio Moscato di Scanso e organizzatrice dell’evento Wine in Venice. Ancora, Umberto Trombelli Delegato di AIS Latina, Tullio Galassini Presidente del Consorzio Roma DOC e Emanuele Ranchella della Associazione Vignaioli in Grottaferrata.
Inoltre molti produttori del Lazio che ho assaggiato e intervistato. Tra questi nel territorio del Cesanese, Pina Terenzi che oltre a essere la figlia di Giovanni Terenzi, l’uomo che ha creduto nel vitigno rosso ciociaro e ha permesso che oggi esso sia considerato uno dei rossi più importanti in Italia, dal 15 marzo scorso Pina è il nuovo Presidente del Consorzio del Cesanese del Piglio DOCG, un Consorzio che sta riscuotendo molti riconoscimenti. Rimanendo nel territorio del Cesanese, ho parlato con Marina Perinelli della storica Cantina Casale della Ioria e con Gabriella Grassi della Cantina L’Avventura. Una avventura che insieme al Marito Stefano Maturro ha portato alla creazione di vini di notevole qualità e potenziale.
Nel territorio dei Castelli Romani ho avuto il piacere di incontrare Chiara Iacoponi di Eredi dei Papi, Lorenzo Costantini di Villa Simone e la figlia Sara che ha intrapreso il percorso paterno, iniziando una produzione propria con la nuovissima realtà, Borgo del Cedro, poi Cristina Piergiovanni di Casale Vallechiesa, Francesco De Sanctis della Cantina De Sanctis,
Per la Provincia di Latina ho avuto il piacere di parlare Giovanna Trisorio della Cooperativa Cincinnato, una realtà di Cori con 110 associati, poi la Sig.ra Carmen della Cantina I Pampini, ho visitato lo stand della Cantina Villa Gianna
Il Vinitaly 2023 è stato anche un’opportunità per constatare e tastare il polso del livello qualitativo del panorama enologico italiano, attraverso convegni, incontri che hanno avuto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali italiane. Un’occasione unica per scoprire i nuovi trend del settore e per conoscere meglio le tecniche di produzione e i segreti delle grandi cantine, ma sopratutto per parlare del futuro del mondo vitivinicolo italiano.
Tra i temi trattati durante il Vinitaly 2023, si è parlato anche dell’impatto del cambiamento climatico sulla produzione del vino e delle strategie adottate dai produttori per far fronte a questa sfida. In particolare, si è discusso della necessità di adottare pratiche sostenibili e di ridurre l’impatto ambientale della produzione vitivinicola.
Non sono mancate le novità tecnologiche, con la presentazione di soluzioni innovative per la gestione dei vigneti e la vinificazione, che permettono di ottenere vini sempre più di qualità, con un minore impatto ambientale e una maggiore efficienza produttiva.
Inoltre, il Vinitaly 2023 ha rappresentato un’importante occasione per promuovere l’enoturismo e le bellezze del territorio italiano, offrendo ai visitatori la possibilità di partecipare a degustazioni, visite guidate e incontri con i produttori, alla scoperta delle eccellenze vitivinicole del nostro paese e di questo, grande merito va riconosciuto a Excellence di Pietro Ciccotti che grazie alla sua professionalità e al suo staff ha organizzato nella area eventi del Padiglione Lazio, un’agenda fitta di incontri in collaborazione con la Regione Lazio, con ARSIAL e altri Enti, Associazioni e Consorzi Laziali.
In conclusione, il Vinitaly 2023 si è confermato come uno degli eventi più importanti del settore vinicolo a livello internazionale, offrendo ai partecipanti un’esperienza unica e completa, tra degustazioni, incontri, convegni e novità tecnologiche. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati del buon vino e per tutti coloro che desiderano scoprire le eccellenze enologiche del made in Italy.
Tanti i saluti, gli abbracci, gli assaggi e gli scambi di opinioni che hanno arricchito la mia esperienza al Vinitaly 2023.